A due giorni dall’arrivo ad Ancona della premier Giorgia Meloni con i vice Antonio Tajani e Matteo Salvini per incontrare il governatore Francesco Acquaroli in un momento istituzionale di confronto sui progetti di sviluppo delle Marche, il candidato al Consiglio regionale indipendente di Avs, Andrea Nobili scrive al prefetto Maurizio Valiante e chiede il suo intervento per chiarire se sia legittimo utilizzare loghi istituzionali nell’organizzazione di iniziative nel periodo pre‑elettorale, con le Regionali già fissate per il 28 e 29 settembre. Oppure se non si tratti piuttosto di una violazione dei principi di imparzialità e neutralità amministrativa? Dopo aver visto pubblicizzata l’iniziativa promossa dalla Regione Marche, prevista per lunedì 4 agosto, dal titolo “Presentazione degli interventi del Governo per lo sviluppo delle Marche” con il coinvolgimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri,«recante l’impiego di loghi e segni distintivi ufficiali», l’avvocato Nobili, nella sua qualità di candidato alle elezioni regionali del 28/29 settembre 2025, per il rinnovo del Consiglio regionale delle Marche e, più in generale, di cittadino elettore, fa presente al prefetto che «l’evento in questione risulta evidentemente di carattere propagandistico-elettorale, anche in considerazione dell’approssimarsi della scadenza elettorale, vieppiu’ in considerazione del coinvolgimento del candidato alla Presidenza della Regione Marche, Francesco Acquaroli».
Una iniziativa che, – secondo il candidato di Avs – per contenuti e modalità di comunicazione, «appare idonea a determinare un effetto di promozione dell’azione dell’Amministrazione regionale e, soprattutto, del candidato Francesco Acquaroli, in un periodo temporalmente contiguo alla competizione elettorale». Nella missiva al prefetto viene chiarito che è vero che non è stato ancora pubblicato il decreto di convocazione dei comizi elettorali ma che «resta fermo l’obbligo per tutte le amministrazioni pubbliche di assicurare neutralità e imparzialità nell’esercizio delle funzioni (art. 97 Costituzione)» e che pertanto «sono da censurare iniziative istituzionali pre‑elettorali, anche in assenza di formale convocazione dei comizi, ove idonee a configurare sviamento di potere».
In quest’ottica la Regione Marche, quale ente promotore dell’iniziativa, «deve evitare ogni sovrapposizione tra attività istituzionale e campagna politica, anche indiretta; l’utilizzo di loghi istituzionali e governativi in tale contesto appare suscettibile di influenzare la percezione del corpo elettorale, configurando un vantaggio comunicativo per l’amministrazione uscente e per il candidato Francesco Acquaroli». Questa condotta- a giudizio di Andrea Nobili -«può integrare violazione dei principi di imparzialità, neutralità e buon andamento della Pubblica Amministrazione, oltre che propaganda elettorale anticipata».
Di qui la richiesta al prefetto di «verificare la conformità dell’iniziativa promossa dalla Regione Marche ai principi di neutralità e imparzialità amministrativa, valutando l’eventuale configurabilità di sviamento di potere; di adottare i provvedimenti ritenuti opportuni per assicurare la cessazione dell’uso di loghi e strumenti istituzionali in contesti idonei a generare confusione tra attività amministrativa e comunicazione politica; di vigilare affinché, a ridosso della convocazione ufficiale dei comizi elettorali, siano rispettati i divieti di comunicazione istituzionale previsti dall’art. 9 della L. 28/2000». L’avvocato Nobili si riserva di ogni ulteriore iniziativa, anche in sede giurisdizionale, a tutela della parità di condizioni tra candidati e del corretto svolgimento della competizione elettorale.
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