Non aveva donato solo il palazzo di via Frediani al Comune di Ancona, ma anche altri beni immobili di sua proprietà, l’anziana benefattrice dorica scomparsa nel 2010 che con testamento olografo aveva devoluto l’intero patrimonio all’ente locale perché fosse messo a disposizione dei poveri e dei bisognosi della città. Una storia annosa e che ha aperto, a partire dalla pubblicazione del testamento nel settembre 2010, vari contenziosi legali tra Comune, parenti e persone legate a vario titolo alla defunta, ciascuno con pretese sull’eredità dei suoi beni, alcuni dei quali rimasti ancora nelle loro disponibilità. Si parla di diversi appartamenti distribuiti tra Ancona e Sirolo e di sostanziose somme di denaro prelevate dal conto corrente della donna dopo il decesso. Un’eredità contestata.
Nell’ultima sessione lavori prima della pausa estiva, la Giunta comunale ha incaricato il legale dell’Avvocatura comunale Massimo Sgrignuoli, di promuovere una nuova azione legale. La situazione ad oggi è rimasta invariata, nonostante le formali comunicazioni da parte del Comune a sei «asseriti eredi apparenti», ai quali è stata intimata la restituzione degli immobili occupati «senza titolo» e delle «somme di denaro facenti parte dell’asse ereditario, di cui il Comune è erede universale» si legge nella delibera. L’avvocato è stato autorizzato a procedere con il consueto e propedeutico tentativo di mediazione e con ogni altra azione ritenuta opportuna anche in ambito non civile nell’interesse dell’Amministrazione comunale, compresa quella di promuovere l’esecuzione coattiva dei provvedimenti costituenti titolo esecutivo. L’obiettivo finale del sindaco Silvetti e degli assessori è quello di rendere disponibili questi immobili alle persone in difficoltà e in disagio economico.
(Redazione CA)
Appartamento donato al Comune con sorpresa, spese condominiali da saldare per 39.884 euro
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati