Ferragosto sicuro, stretta dei carabinieri:
raffica di denunce per alcol
e droga alla guida

Ferragosto ad alta sorveglianza sulle strade della provincia. I Carabinieri, nell’ambito della campagna #estatesenzapensieri, hanno intensificato i controlli con pattuglie e l’elicottero del 5° nucleo di Pescara, presidiando coste, strade interne e arterie principali anche di notte. Il bilancio: 21 patenti ritirate, 19 denunce per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droga e 2 denunce per fuga dopo incidente con omissione di soccorso.

A Senigallia i Carabinieri hanno fermato sei automobilisti alla guida dopo aver bevuto o assunto droga. In due casi i controlli sono scattati dopo incidenti: in uno, l’alcoltest ha segnato un incredibile 3,62 g/l (il limite di legge è 0,5). Un altro denunciato, residente fuori regione, guidava un monopattino elettrico con tasso oltre la soglia. C’è anche chi, dopo aver investito una donna sulle strisce, è fuggito senza prestare soccorso.

A Jesi, giovedì scorso, un motociclista è finito a terra sulla SP76 ed è stato portato in eliambulanza al Torrette. In altri episodi, due automobilisti sono risultati positivi all’alcoltest e uno si è rifiutato di farlo, finendo denunciato. In un incidente particolarmente grave, due persone hanno riportato prognosi oltre i 40 giorni: il conducente è stato accusato anche di lesioni stradali gravi.

Ad Ancona quattro automobilisti sono stati denunciati per alcol o droga alla guida. In un caso, lungo la costa, un trentenne ha urtato un ciclomotore, facendo cadere i due giovani a bordo.

A Osimo due conducenti sono stati sorpresi con tassi alcolemici ben oltre il consentito, durante i controlli tra la costa di Numana e Sirolo e i comuni dell’entroterra.

A Fabriano un centauro è rimasto ferito in un incidente su una strada interna ed è stato portato al Torrette in eliambulanza. Quattro automobilisti sono stati denunciati per ebbrezza e altri due per essersi rifiutati di fare il test; uno di loro ha anche tentato di aggredire i militari, aggiungendo l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.