
Enrico Giampieri
di Nicoletta Paciarotti
La battaglia contro la chiusura della filiale Intesa Sanpaolo si sposta sul piano regionale. Dopo le lettere inviate il 23 luglio e il 5 agosto ai vertici dell’istituto e alle istituzioni, e dopo l’incontro del 5 agosto con i funzionari della banca rivelatosi «sterile e privo di risposte», il sindaco Enrico Giampieri torna a farsi sentire e richiama la Regione Marche alle proprie responsabilità.
Quindi ha chiesto l’immediata applicazione della legge regionale 5/2025, approvata ad aprile. «Ho chiesto formalmente al presidente della giunta regionale – afferma – la convocazione immediata del Comitato per il sostegno del credito, affinché affronti il caso di Cupramontana e proponga soluzioni concrete».
Il primo cittadino sottolinea anche l’articolo 4 della norma: «La legge prevede che il Comitato analizzi l’organizzazione della rete degli sportelli per prevenire esclusioni e disuguaglianze. È tempo che la Regione eserciti i poteri di impulso e coordinamento che le spettano».E avverte: «Il caso di Cupramontana rappresenta un banco di prova per la credibilità stessa della legge regionale. Non intervenire ora significherebbe ridurla a mera dichiarazione di intenti».
Intanto la petizione popolare promossa dal Comune ha già raccolto centinaia di firme: «Dimostra che la comunità non è disposta ad accettare in silenzio questa deriva», aggiunge Giampieri. Il sindaco rilancia infine un avvertimento: «Se la Regione non darà applicazione immediata alla legge, saremo costretti a organizzare un presidio ad oltranza presso la Regione Marche, finché questa vicenda non sarà discussa e risolta».
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