
Francesco Bravi
di Nicoletta Paciarotti
Uomo mite, di una gentilezza oltre l’immaginario. Ci ha lasciato Francesco Bravi, 79 anni, cuore del volontariato jesino. Per oltre quarant’anni nel comitato locale della Croce rossa italiana, Bravi ne era stato presidente per 13 anni. A maggio del 2024, aveva ceduto il testimone a Elia Emma.
Come nessun altro è riuscito a incarnare, in tanti anni di servizio, i principi e i valori della Croce rossa mettendosi a disposizione della collettività con grande senso etico, professionalità e soprattutto un’umanità non comune. Nel 2021 il suo impegno è stato valorizzato nel corso di una cerimonia del ringraziamento svoltasi nella sede di Viale Gallodoro alla presenza dei sindaci di Jesi e Staffolo, Massimo Bacci e Sauro Ragni, e dell’assessore ai Servizi sociali, Marialuisa Quaglieri.
Il cordoglio del suo Comitato, la Croce rossa di Jesi: »La profonda tristezza ed il senso di smarrimento per la perdita di Francesco Bravi, per tutti Checco, si accompagnano all’ammirazione per l’uomo che è stato ed all’orgoglio di averlo avuto per più di 13 anni come Presidente: competente, appassionato, capace di guidare e, al contempo, far crescere il Comitato, un vero modello di dedizione, generosità e umanità. Una vita dedicata al servizio in Croce Rossa Italiana fino all’ultimo giorno, con 45 anni di Volontariato: dal 1980 ad oggi, Nella sua lunga militanza ha partecipato personalmente a servizi importanti quali i terremoti in Irpinia, nelle Marche, in Umbria e in Abruzzo, ha prestato soccorso ai profughi del Kossovo, in Albania, fino al prezioso aiuto dato concretamente alla popolazione jesina in occasione della recente pandemia».
Già cavaliere del lavoro della Repubblica Italiana, nel luglio del 2024 il presidente nazionale della
Cri lo aveva insignito del diploma di benemerenza con medaglia di 1° classe, per «l’encomiabile
opera prestata negli oltre dieci anni alla Guida del Comitato CRI di Jesi e negli oltre quarant’anni di
Volontariato nell’Associazione».
A ricordarne nell’impegno politico è l’amico Antonio Grassetti: «Ciao, Checco! Sei stato il mio candidato Sindaco alle elezioni del 1998. Poi un affidabile alleato in Consiglio. Che bella persona sei stato! Non sei stato solo un bravissimo medico, ma un uomo sensibile con grande capacità di amare gli altri. Non potrò dimenticarti». Si uniscono al cordoglio, i gruppi consiliari di minoranza e l’amministrazione comunale con il sindaco Lorenzo Fiordelmondo: «Ricorderemo il suo impegno instancabile e la sua dedizione disinteressata al servizio degli altri».
La camera ardente sarà allestita domani presso la sede del Comitato di Jesi della Croce rossa italiana. Il funerale sarà celebrato mercoledì al Duomo di Jesi.
(Ultimo aggiornamento delle ore 19.45)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati