Il Siulp sull’uccisione del pitbull ‘Narcos’:
«L’uso dell’arma è l’extrema ratio,
solidarietà al collega»

ANCONA - Il sindacato di polizia interviene sull'episodio avvenuto domenica nel parco di via Osimo, sostenendo l'operato dell'agente e condannando la "strumentalizzazione mediatica", ribadendo l'alto rischio che gli operatori affrontano quotidianamente. Intanto, l'attivista animalista Enrico Rizzi, ha organizzato una protesta in piazza Roma mentre la Lndc Animal Protection chiede indagini approfondite

Il segretario generale Siulp Ancona, Alessandro Bufarini (Archivio)

«Il nostro compito è tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica nel rispetto delle leggi. L’utilizzo dell’arma è sempre l’extrema ratio».
Sull’episodio avvenuto nel parco di via Osimo dove è morto il cane ‘Narcos’, si pronuncia anche il Siulp (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia) che «desidera esprimere il proprio sostegno e la propria vicinanza al collega che è stato coinvolto nel recente intervento di controllo del territorio che ha visto la tragica morte di un animale. Nessuno – viene sottolineato – deve mettere in dubbio la professionalità della Polizia di Stato perché gli operatori che operano su strada a tutela dei cittadini e, direi, anche degli animali, è fatta di costante sacrificio e dedizione e supportata da una costante opera di addestramento alle tecniche operative ed all’utilizzo dell’arma».

Lo afferma in una nota il segretario generale provinciale del Siulp, Alessandro Bufarini che, ribadendo come «L’utilizzo dell’arma in dotazione rappresenta l’extrema ratio» spiega che proprio per questo motivo «è stato introdotto il Taser proprio per evitare il più possibile ogni forma di contatto tra chi pone in essere comportamenti aggressivi e violenti e le forze di polizia, e per evitare inoltre che in tali situazioni operative si debba ricorrere all’uso delle armi da fuoco. Per tale motivo sono fiducioso che l’azione operativa posta in essere dai colleghi sia riconducibile al pieno rispetto delle procedure e della formazione ricevuta ed, in ogni caso, a garanzia di tutta la Polizia che, siamo certi, effettuerà le opportune verifiche».
Bufarini continua dicendo che «Il nostro collega, come tutti gli operatori di polizia, affronta quotidianamente situazioni di alto rischio, dove le decisioni devono essere prese in una frazione di secondo per tutelare la sicurezza pubblica e l’incolumità di tutti i soggetti coinvolti. Ecco perché il Siulp sostiene con forza il nostro collega, convinti che la sua professionalità e il suo operato siano stati corretti e dettati da una situazione di estrema necessità».

Infine: «Siamo preoccupati, invece, dall’opera di strumentalizzazione social e mediatica che non fa altro che aggravare il difficile contesto in cui, sempre più spesso, si trovano ad operare le Forze di Polizia e che sollecitano manifestazioni di piazza o allarme sociale senza approfondire adeguatamente gli eventi. Manifestare il pubblico dissenso è democratico ma, in alcuni casi, sarebbe opportuno valutare attentamente la concessione di autorizzazioni perché celano il “rischio” di svilire l’azione dello Stato, si crea un processo mediatico e si va ad incidere negativamente sull’immagine di tutta la Polizia di Stato o più in generale delle Forze dell’Ordine, di chi, giornalmente lavora, anche a rischio della propria incolumità, per garantire la sicurezza dei cittadini onesti e che rispettano le norme. Lo abbiamo affermato più volte e lo ribadiamo con forza – conclude -, solo nel rispetto delle regole si possono rivendicare i diritti».

Proprio domenica, l’attivista animalista Enrico Rizzi, ha deciso di organizzare una protesta ad Ancona, in piazza Roma, a partire dalle ore 15.30 mentre la Lndc Animal Protection chiede indagini approfondite.

Pitbull ucciso da un poliziotto durante un controllo antidroga al parco

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X