L’Api ceduta alla compagnia azera Socar,
il Comune vuole risposte

FALCONARA - L'amministrazione ha appreso della vendita della raffineria solo tramite agenzie di stampa e chiede un confronto immediato con la nuova proprietà per discutere di salute, ambiente e occupazione

La raffineria Api di Falconara

L’Api di Falconara sarebbe stata venduta a Socar, la compagnia petrolifera di Stato dell’Azerbaigian.
La notizia, riportata dall’agenzia di stampa internazionale Reuters, ha colto di sorpresa l’amministrazione comunale, che ha saputo della cessione dell’intera Italiana Petroli senza aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale da parte della famiglia Brachetti-Peretti, gli attuali proprietari.
Il Comune di Falconara ha definito questa mancanza di comunicazione come una grave lacuna in una fase tanto delicata per il territorio. Per questo, ha inviato una lettera al Gruppo Api per ottenere informazioni chiare sull’operazione e avviare un contatto diretto con la nuova proprietà.
«L’Amministrazione comunale ritiene fondamentale instaurare con la proprietà un rapporto improntato al rispetto e alla collaborazione, ma fondato su principi irrinunciabili», ha spiegato il sindaco Stefania Signorini.
«La tutela della salute dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente restano la priorità assoluta. A questi obiettivi si affiancano la difesa dei livelli occupazionali, la continuità degli investimenti, le prospettive di sviluppo e ammodernamento degli impianti e l’avvio di un percorso concreto verso la transizione ecologica».

L’impianto, infatti, rappresenta una realtà significativa per la città e l’intera regione, con importanti implicazioni a livello economico, occupazionale, sociale e ambientale. Per queste ragioni, il Comune ha chiesto un confronto diretto e immediato con i vertici di Socar per comprendere le loro intenzioni e le strategie future.
«Chiediamo sin da subito un confronto diretto con i vertici della nuova proprietà, così da comprendere le intenzioni per il futuro sotto il profilo occupazionale, delle strategie di investimento e dei progetti di innovazione e sostenibilità», ha aggiunto la sindaca.
Il Comune ritiene che solo un dialogo aperto e trasparente possa offrire certezze alla cittadinanza e ai lavoratori, garantendo al contempo un percorso di crescita sostenibile. «In questa fase di transizione, Falconara ha bisogno di rassicurazioni chiare, concrete e tempestive, affinché la convivenza con la raffineria possa fondarsi su responsabilità, equilibrio e una visione condivisa del futuro», conclude la nota del Comune.

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