Palestina, docenti e studenti Univpm
aderiscono allo sciopero
indetto da Usb e al sit-in al porto

ANCONA – Lunedì il comitato informale Uniti per la Palestina e contro il genocidio, composto da anche da personale amministrativo dell’ateneo, dopo un'assemblea pubblica d svolgere in mattinata presso la Facoltà di Economia, nel pomeriggio saranno presenti alla manifestazione organizzata allo scalo dorico «con i propri corpi, le proprie voci»

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Il comitato informale Univpm Uniti per la Palestina e contro il genocidio, composto da docenti, personale amministrativo, studenti e studentesse dell’Università Politecnica delle Marche, annuncia la propria adesione alla giornata di sciopero nazionale indetta da Usb per il 22 settembre, che coinvolge tutte le categorie di lavoratori pubblici e privati. La mobilitazione nasce dalla ferma condanna delle operazioni militari condotte dall’esercito israeliano nella Striscia di Gaza, intensificatesi in modo brutale negli ultimi giorni. Di fronte a una popolazione civile sottoposta a bombardamenti, carestia, isolamento, privazione di cure mediche e deportazioni forzate il silenzio non è più un’opzione.

«Come universitari, come cittadini, come professionisti e come singole persone, non possiamo restare indifferenti. La difesa dei diritti umani è un dovere che ci riguarda tutti», si legge in una nota del comitato. In un momento storico segnato da una crescente solidarietà e da una profonda presa di coscienza collettiva, il comitato lancia un appello forte e diretto: «Non possiamo dividerci in sigle, ruoli o appartenenze. È arrivato il tempo dell’unità. Ci auspichiamo che tutte le organizzazioni sindacali aderiscano ufficialmente allo sciopero del 22 settembre e si uniscano alle manifestazioni che si terranno presso il porto di Ancona. Saremo presenti a tutte le manifestazioni, inclusa quella di venerdì pomeriggio indetta dalla Cgil».

Dopo un’assemblea pubblica in mattinata presso la Facoltà di economia, gli univeristari «saranno presenti al porto il 22 settembre, con i propri corpi, le proprie voci e la propria determinazione, per ribadire il rifiuto della complicità e l’impegno per la giustizia. Terra vita e libertà per il popolo palestinese tutto» conclude il comunicato del comitato informale Univpm Uniti per la Palestina e contro il genocidio.

 

Bloccare il porto per sostenere la Global Sumud Flottilla e la resistenza palestinese

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