Si è concluso anche ad Osimo nei giorni scorsi il bando per ottenere agevolazioni al pagamento della tariffa rifiuti 2025. Come ormai noto, la Tari viene indicata dall’Arera, l’Authority nazionale, e non più dal Comune, sulla base del piano finanziario fornito dall’ente gestore, nel caso di Osimo, Astea. «L’aumento dell’ultimo anno del 7% per molti sarà annullato dai 150mila euro impegnati a bilancio dal Comune, di cui 90mila per concedere agevolazioni alle utenze domestiche e 60mila a quelle non domestiche. – fa sapere inuna nota la sindaca Michela Glorio – Queste ultime riceveranno lo sconto direttamente in bolletta nel saldo di fine anno, mentre le utenze domestiche hanno dovuto partecipare all’avviso pubblico e riceveranno lo sconto in base al valore Isee indicato».
Le domande ricevute alla scadenza del bando sono state ben 856. Gli uffici comunali, in sinergia con quelli di Astea, stanno ora valutando la veridicità di quanto dichiarato nelle domande e provvederanno poi a inserirle tra i beneficiari, contando di poterle soddisfare tutte visto il plafond disponibile di 90mila euro. Le utenze domestiche riceveranno lo sconto in bolletta nel saldo Tari 2025 il cui ammontare che sarà verificabile alla voce “Riduzione – bonus Tari”. «Va ricordato che nel 2024 il bando era stato emesso con disponibilità di fondi comunali per 80mila euro ma arrivarono solo 353 richieste e alla fine vennero garantite agevolazioni per una somma complessiva di appena 15mila euro.- prosegue il comunicato – Con la nostra amministrazione abbiamo fornito una comunicazione più capillare dell’iniziativa ma soprattutto abbiamo allargato la potenziale fascia dei beneficiari aumentando l’Isee massimo ammissibile da 25mila euro annui a 35mila. Preziosa poi l’apposita convenzione sottoscritta con i patronati (Cgil, Cisl, Uil e Confartigianato) che ha permesso ai richiedenti di farsi preparare la domanda a costo zero».
La sindaca conclude sottolineando di ritenersi soddisfatta «di aver raggiunto l’obiettivo di ridurre il peso dell’aumento Tari a una platea molto più ampia, quasi triplicata, di utenze domestiche. Per quelle non domestiche, riferite nello specifico a tutte quelle del settore food e affini (che sono quelli che solitamente producono maggior rifiuti e hanno quindi una Tari più pesante), sarà Astea ad individuare i beneficiari e applicare gli sconti previsti in base al tipo di attività e metratura dei locali».
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