Virus respiratorio sinciziale,
al via la campagna di immunizzazione

ANCONA - È rivolta a tutti i bambini nati tra il 1 aprile 2024 e il 31 marzo 2025 e coinvolge Punti nascita, pediatri di libera scelta e centri vaccinali  

(archivio)

 

È partita con l’arrivo di ottobre la seconda campagna di prevenzione con l’offerta di anticorpi monoclonali per l’immunizzazione contro il Virus respiratorio sinciziale (Vrs) della fascia pediatrica. A comunicarlo è la Regione Marche. Per i bambini nati durante la prossima stagione epidemica di Vrs (da ottobre 2025 a marzo 2026) l’immunizzazione avverrà in ambito ospedaliero presso i punti nascita; ai bambini che affronteranno la prima stagione di circolazione del virus a partire da ottobre 2025 (nati tra aprile 2025 e settembre 2025) la somministrazione sarà effettuata dai pediatri di famiglia o nei centri vaccinali.

L’adesione sarà volontaria, a seguito di una adeguata informazione e della raccomandazione da parte del personale sanitario coinvolto. Le infezioni da Virus Respiratorio Sinciziale in età pediatrica rappresentano un rilevante problema di sanità pubblica: nel periodo epidemico, che in Italia si colloca di solito tra ottobre/novembre e marzo, tutti i bambini sono a rischio di sviluppare forme severe di infezione delle basse vie respiratorie, come bronchiolite e polmonite, che possono richiedere assistenza medica, ambulatoriale o ospedaliera. Il rischio maggiore riguarda il primo anno di vita ed in particolare i neonati di età inferiore ai tre mesi. Non esistono terapie specifiche per le forme gravi di infezione da Vrs: il trattamento si basa su terapie sintomatiche e misure di supporto (idratazione e ossigenoterapia).

Lo scorso anno l’Agenzia Europea per i Medicinali (Ema) ha approvato un nuovo anticorpo monoclonale, il Nirsevimab, caratterizzato da una lunga emivita (protezione per almeno 5 mesi, corrispondenti all’intera stagione epidemica) e somministrabile in dose unica. Questo presidio ha dimostrato sicurezza e un’elevata efficacia, con una riduzione dell’80% delle infezioni respiratorie da Vrs che richiedono assistenza medica e fino al 77% di quelle che necessitano di ospedalizzazione. Va ricordato che, tra i bambini ospedalizzati per Vrs, circa il 20% necessita di ricovero in terapia intensiva, mentre il 70% di coloro che hanno avuto bronchiolite può sviluppare broncospasmo ricorrente negli anni successivi con possibilità di evoluzione verso asma bronchiale.

Nella stagione epidemica 2024-2025, nonostante alcune criticità di approvvigionamento degli anticorpi, sono state somministrate 2.644 dosi ai nuovi nati. Una prima analisi dei dati ha dimostrato che, con la strategia preventiva in atto, si è registrata una riduzione di circa il 50% dei ricoveri di bambini con meno di un anno di età. Considerata la rilevanza della strategia preventiva, l’obiettivo per la stagione epidemica ormai alle porte è immunizzare tutta la popolazione neonatale. L’immunizzazione è prevista anche nei bambini fragili, prematuri o con patologie di rilievo, per i quali è raccomandato l’intervento preventivo.

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