
La pavimentazione vetrata con i reperti archeologici sotto il loggiato comunale di Osimo (archivio) Progetto ivico Osimo 2030 segnala la ricomaprsa di goccie di condensa dopo i lavori della scorsa estate
«Sono già passati più di due mesi dalle dichiarazioni rilasciate dalla sindaca e degli assessori Angeletti e Celentano per aver destinato 65 mila euro di fondi alla manutenzione straordinaria dei reperti sotto al loggiato comunale e, ad oggi, è stata sostituita la vetrata danneggiata e data una ripulita alla vegetazione spontanea che negli anni era cresciuta attorno ai reperti, ma di tutti gli interventi promessi, ancora nemmeno l’ombra. Come è possibile vedere la situazione non è per nulla cambiata e fra qualche mese, occorrerà di nuovo ripetere le operazioni di pulizia, visto che i problemi di umidità, già verificatisi, non hanno trovato soluzione». A puntare l’indice è il gruppo consiliare d’opposizione ‘Progetto civico Osimo 2030 che ricorda in un passaggio del suo comunicato anche l’annunciata intenzione dell’Amministrazione comunale di inserire quei reperti nei percorsi turistici della città.
«Speriamo per i cittadini e per Osimo che questa giunta abbia un’altra visione di offerta ai turisti da inserire nei percorsi turistici della città. – prosegue e conclude la nota di Progetto civico 2030 – A nostro avviso la città ha bisogno di interventi urgenti per offrire davvero un biglietto da visita importante ai potenziali visitatori, a partire dalla manutenzione straordinaria dei bagni pubblici, che attualmente rendono bene l’idea dello stato di degrado in cui il nostro splendido salotto cittadino è stato lasciato per tanti anni. Come al solito, tanti proclami, tante parole, ma pochi risultati. Ci troviamo di fronte alla degna prosecuzione dei 10 anni di amministrazione Pugnaloni. D’altronde, i protagonisti sono sempre gli stessi. Noi continueremo a vigilare e a tenere alta l’attenzione su questo ennesimo caso. I cittadini hanno il diritto di sapere e di vedere risultati, non solo slogan».
L’assessore Jacopo Celentano precisa che «come avevamo annunciato il mese scorso, la prima fase del cantiere prevedeva solo la pulizia dei reperti e la sostituzione delle vetrate con nuove lastre che hanno caratteristiche migliorative rispetto alle precedenti, sia in un’ottica di sicurezza che di manutenzione futura.- spiega in una nota di replica – La seconda fase del cantiere partirà appena verrà consegnato il sistema di areazione che consentirà di regolare il microclima interno, limitando nuova proliferazione della vegetazione, e quindi lasciando i reperti sempre visibili. Il macchinario per la nuova areazione è al vaglio del dipartimento tecnico che sta ultimando la progettazione per avere il via definitivo dalla Soprintendenza. Dispiace che il principale gruppo di minoranza critichi senza informarsi prima a dovere, perché l’amministrazione comunale a settembre aveva già informato la cittadinanza, sia sui canali social che con un comunicato inviato alla stampa, che il cantiere ai reperti del loggiato si sarebbe svolto in due fasi, come concordato con la ditta specializzata incaricata, riuscendo a terminare la prima fase e rimuovere le recinzioni entro le festività di San Giuseppe. L’Amministrazione è sempre disponibile a chiarire eventuali dubbi con trasparenza, senza bisogno di sollevare polemiche poco informate».
(ultimo aggiornamento alle ore 17.35)
Riaperto il loggiato comunale con i reperti archeologici ripuliti dalle erbacce
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