Jacopo Lasca, segretario della Filca Cisl Marche ha assunto la responsabilità in luogo di Tonino Passaretti in carica dal febbraio 2024, che ha dovuto rassegnare le proprie dimissioni essendo stato posto in quiescenza. Lasca, jesino, rappresenterà il comparto sindacale (Cgil, Cisl e Uil) lavorando a stretto contatto col presidente Aramis Garbatini in quota datoriale, il Direttore Marche Falcioni e il Coordinatore Alessandro Migliore che guidano la struttura regionale dell’Ente. «Ringrazio Tonino Passaretti per l’eccellente lavoro svolto in quasi due anni di vicepresidenza – ha detto il presidente Aramis Garbatini – e do il benvenuto a Jacopo Lasca con il quale sono sicuro sapremo proseguire le funzioni che competono alla Cedam per quanto concerne le imprese e i lavoratori del settore edile».
Per il neo-designato vicepresidente c’è la massima disponibilità alla collaborazione e al confronto. «So di assumere una grande responsabilità rappresentando tutte le organizzazioni sindacali e ricoprendo il ruolo di vicepresidente – ha detto Jacopo Lasca – consapevole del ruolo strategico della Cassa Edile degli Artigiani nei confronti del comparto dell’edilizia in un momento di svolta. L’obiettivo che mi pongo – ha aggiunto – è di contribuire a rendere la Cassa Edile sempre più efficiente ed efficace valorizzando il ruolo della bilateralità, offendo nuovi ed ulteriori, servizi ai lavoratori come il contributo casa e i buoni libro, e contribuendo a far sì che nel settore edile non vi siano aziende che operano il dumping contrattuale».
«Insieme – aggiunge il presidente Garbatini – daremo continuità all’impostazione che abbiamo dato a questa Cassa e che considera l’avvicendamento periodico dei suoi vertici un’opportunità affinché la spinta propulsiva sia sempre forte. Il settore edile vive un periodo di profondo cambiamento – conclude – ma la nostra azione deve essere sempre volta a ribadire il valore umano in termini assoluti e per questo, attraverso la formazione che curiamo attraverso la nostra scuola edile Edilart Marche, continuiamo a lavorare sulla formazione che è sempre più indispensabile considerando l’allarme per la sicurezza nei luoghi di lavoro nelle Marche. le denunce di infortunio presentate all’Inail in crescita così come le morti sul lavoro».
Secondo C.Ed.A.M la filiera che parte dalla prevenzione passa per conoscenza e formazione e ha come traguardo la sicurezza è molto complessa e deve tenere conto, in riferimento ai lavoratori stranieri, anche delle difficoltà oggettive oltre che linguistiche ad esempio di alloggio, di ottenimento del permesso di soggiorno, di avere i mezzi e le possibilità di partecipare ai corsi di formazione che non avvengono in cantiere e da qui il pericolo che il lavoro irregolare sia difficilmente azzerabile.
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