Partiti, finalmente, i lavori di dragaggio.
Riguardano l’avamporto e l’imboccatura

SENIGALLIA - L’assessore al Porto Campagnolo: «Un intervento strategico per garantire piena operatività e sicurezza delle manovre portuali»

Lavori di dragaggio

Avviato il cantiere per i lavori di dragaggio dell’avamporto e dell’imboccatura del Porto della Rovere a Senigallia. Cinque settimane durerà l’intervento che si concluderà entro l’8 dicembre, condizioni meteo permettendo, per una spesa complessiva di 907mila euro.  «L’opera, attesa da tempo, – afferma Elena Campagnolo, assessore al Porto – rappresenta un passo fondamentale per il rilancio e la valorizzazione del nostro scalo marittimo, assicurando una maggiore accessibilità alle navi di diversa stazza e migliorando le condizioni di navigazione in ingresso e in uscita dal porto. Il dragaggio, che prevede la rimozione dei sedimenti accumulati e il ripristino dei fondali ai livelli previsti dalle normative vigenti, – sottolinea – sarà realizzato nel pieno rispetto delle prescrizioni ambientali e della normativa sulla tutela del mare e delle coste». L’abbassamento dei fondali consentirà alle imbarcazioni di entrare e uscire con minor rischio di insabbiamento o d’impatto con il fondale ma anche una maggiore sicurezza e operatività: manovrare in acqua più profonda riduce infatti il rischio di blocco o di danni, e migliora la funzionalità dello scalo, sia per la pesca sia per il diporto o per attività commerciali. Inoltre, un’imboccatura adeguata favorisce un maggior traffico, attrazione di imbarcazioni più grandi e il miglioramento dell’immagine del porto.

Il cantiere nel porto di Senigallia

«Abbiamo lavorato con impegno per sbloccare le procedure e garantire un percorso trasparente . conclude l’assessore Campagnolo – consapevoli dell’importanza che questo progetto riveste per lo sviluppo economico, commerciale e turistico del nostro territorio. Con questo intervento di dragaggio, il porto della Rovere si prepara ad accogliere nuove opportunità di traffico e investimenti, rafforzando il proprio ruolo strategico».

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