In biblioteca si gioca sul serio:
laboratori per bambini
nella Giornata dei diritti dell’infanzia

ARCEVIA - Venerdì 21 pomeriggio di letture e giochi ispirati alla Convenzione Onu. “Il gioco è una cosa seria” è il tema dell’iniziativa rivolta ai più piccoli negli spazi comunali dell'Angelo Rocca

Laboratorio per bambini nella biblioteca comunale Angelo Rocca di Arcevia

Il 20 novembre ricorre la Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Nella stessa data, nel 1989, l’Assemblea generale delle Nazioni unite adottò la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, un documento fondamentale che, per la prima volta, riconosce esplicitamente bambini, bambine e adolescenti come titolari di diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici, che devono essere promossi e tutelati da tutta la comunità.

È proprio con questo spirito che la biblioteca comunale “Angelo Rocca” di Arcevia organizza una giornata dedicata ai diritti dei più piccoli, con un’attenzione particolare al diritto al gioco. “Il gioco è una cosa seria” è il titolo dell’iniziativa in programma domani – venerdì 21 – alle 16,30 negli spazi della biblioteca.

Lezione di libroterapia

Il pomeriggio si aprirà con la lettura, a cura delle operatrici bibliotecarie, della storia dei “Cinque malfatti”, un racconto che valorizza l’unicità di ogni persona. A seguire, i partecipanti saranno coinvolti in un’attività ludica ispirata ai celebri giochi da tavolo di Hervé Tullet. Entrambe le proposte sono gratuite e pensate per coinvolgere bambini e famiglie in un ambiente accogliente e stimolante.

Le attività si svolgeranno nel suggestivo contesto della biblioteca di Arcevia, situata all’interno del Centro culturale di San Francesco, luogo simbolico per la memoria e la vita culturale del territorio. Anche grazie alla gestione della cooperativa Happennines, la biblioteca si sta affermando come un vero e proprio hub culturale, un luogo in cui tutti possono trovare il proprio spazio. Ne sono un esempio gli incontri in corso in questo periodo con la psicoterapeuta Valeria Catufi, che utilizza il libro come strumento di consapevolezza personale e di apertura verso l’altro e verso le proprie emozioni.

Questo a dimostrazione che in un piccolo borgo come Arcevia la biblioteca si riempie di nuovi significati e nuove maniere creative di aggregare persone con diversi interessi.

(m. s.)

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