In onore dell’eroe Manlio Marinelli:
gli alunni della scuola “Marinelli”
ricevono il Tricolore

ANCONA - Cerimonia solenne all'IC Posatora Piano Archi, per ricordare il soldato caduto sul Carso nel 1915, la cui storia è stata letta dagli studenti

Cerimonia solenne nella mattina di ieri presso l’aula magna della scuola primaria “A. Elia” dell’Istituto Comprensivo Posatora Piano Archi per celebrare l’eroe di guerra Manlio Marinelli, a cui è intitolata l’omonima scuola primaria di Posatora.
Al cospetto di una rappresentanza delle forze armate di Ancona, della Dirigente Scolastica Rosa Marincola, dell’assessore Antonella Andreoli, della dottoressa Arianna Lubrani dell’Usr Marche e della ex dirigente dell’I. C. Roberta Ronconi, gli alunni, le alunne e le docenti della scuola primaria “M. Marinelli”, dopo aver letto la storia del soldato a cui è intitolata la scuola, hanno ricevuto la bandiera italiana, il Tricolore. All’evento erano presenti anche alcuni ex studenti della scuola Marinelli, ormai giunti alla classe terza della scuola secondaria di primo grado “F. Podesti”, e proprio una studentessa della classe 3^C ha letto la storia del Tricolore e ha accompagnato lo spiegamento della bandiera sulle note dell’Inno Nazionale cantato da tutti i presenti.
I ragazzi e le maestre hanno reso ancor più gradita la manifestazione donando a tutti i partecipanti un nontiscordardime di carta, realizzato a mano, fiore adottato dallo Stato Maggiore della Difesa per le Forze Armate italiane in memoria dei Caduti di tutte le guerre e delle missioni di pace.

Proprio in onore del “Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate”, celebrato lo scorso 4 novembre, ieri è stato ricordato il “nostro” Manlio Marinelli, caduto in guerra sul Carso davanti alla “trincea della Morte” il 28 novembre 1915. Prima della sua tragica fine, aveva ottenuto successi nello studio, laureandosi e diventando docente di italiano, prendendo parte a conferenze su poeti e letterati italiani e redigendo libri. Dopo l’ingresso in guerra dell’Italia, Marinelli fu richiamato alle armi e il 15 Novembre partì per il fronte e nello stesso tempo scrisse amorevoli lettere ai genitori e alla moglie. Infine il presentimento. Questo probabilmente era scaturito dopo i due furiosi assalti che aveva condotto il giorno 27 Novembre, così scrisse alla madre: “Il mio sacrificio non sarà vano” e alla moglie: “Quando leggerai queste righe grida, grida perchè il tuo caro è morto. Te lo hanno ucciso dopo le quattro pomeridiane del 28 Novembre, davanti alla trincea della morte.” E così fu. Morì durante un combattimento e il suo corpo non fu mai ritrovato nonostante i tentativi messi in atto dal fratello e dai genitori.

Sparisce così un uomo che aveva fatto della cultura la sua ragion d’essere e della famiglia un punto di riferimento, ma grazie all’esperienza odierna Mario Marinelli resterà nei cuori di chi ha avuto modo di prendere parte ad un momento di condivisione solenne e di pratica dell’educazione civica.

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