Cantiere Verrocchio, ex Mutilatini
e nuovo parcheggio di via del Faro:
il punto in Commissione

ANCONA – In vista della seduta consiliare di domani, il vice sindaco Giovanni Zinni e con i dirigenti e tecnici comunali ha approfondito l’analisi dei progetti inclusi del Dup 2026-2028 rispondendo alle domande dei consiglieri comunali

I lavori della VII Commissione Bilancio, in proecuzione della seduta dello scorso 19 novembre

Seduta fiume per la VII Commissione consiliare di Ancona, questa mattina, in previsione della discussione sul Dup 2026/2028 che approderà domani pomeriggio in Consiglio comunale. Con il vice indaco Giovanni Zinni erano presenti i dirigenti comunali che hanno risposto alle numerose domande presentate soprattutto dai consiglieri di minoranza già dalla scorsa seduta del 19 novembre. Risposte che hanno spaziato dalle opere pubbliche, ai piani urbanistici (Pug e Pums), alle politiche sociali, fino ai Ctp e agli interventi nelle periferie e nei borghi. In apertura il segretario generale del comune di Ancona, Giovanni Montaccini, è intervenuto per spiegare che, secondo regolamento, molte domande non erano attinenti strettamente al Dup, perché il Documento unico di programmazione non entra nel dettaglio di appalti e tempistiche. Quasi tutti i consiglieri d’opposizione hanno contestato l’osservazione, ribadendo che le Commissioni consiliari hanno piena legittimità a discutere degli atti collegati e soprattutto a fare domande puntuali sui singoli argomenti. Alcuni, come Giacomo Petrelli (Pd), Francesco Rubini (Aic) e Carlo Pesaresi (Ancona Diamoci del Noi) hanno eccepito inoltre l’assenza in aula del sindaco Daniele Silvetti, impegnato stamattina in un sopralluogo nel quartiere Piano. Sindaco che è il relatore del Dup e la cui mancata partecipazione alle ultime commissione che trattavano il tema è stata ritenuta grave. Dalla maggioranza il consigliere Arnaldo Ippoliti (Ancona Protagonista) ha fatto invece notare che la presenza del vicesindaco e dei dirigenti hanno garantito comunque la funzionalità dei lavori. Un confronto che ha rimesso al centro il ruolo politico della Commissione e la distinzione tra indirizzo e gestione.

da sin. Giovanni Zinni e Giovanni Montaccini

Ampia parte della discussione è stata dedicata alla manutenzione dei fossi (stanziati fondi pluriennali per manutenzione straordinaria e si prosegue con attività coordinate con la Regione Marche e il Consorzio di Bonifica), allo stato d’avanzamento del Pums nella complessità legata alle nuove linee guida regionali sulla Vas, e agli aggiornamenti sulle piste ciclabili. E’ stata ribadita la scelta di proporre un tracciato alternativo per la ciclabile di via Marconi, da realizzare in due lotti in ambito portuale. Quando il Pums sarà approvato, produrrà in cascata altri piani attuativi come il Pgtu (Piano Generale del Traffico Urbano), il Piano del Tpl, il Biciplan e il Piano dei parcheggi. Sempre in ambito mobilità si attende anche il parere finale del Mit sulla filovia.

Sulla questione nuovi parcheggi anche stamattina è stato ribadito che il parcheggio di via del Faro è inserito nel Programma Triennale delle Opere 2025–2027 e che il Comune sta lavorando internamente da tempo alla soluzione progettuale, ma il Progetto di fattibilità tecnico-economica non è ancora stato approvato. Perché è in atto un confronto con i residenti di via del Faro. La zona è caratterizzata da due abitazioni private adiacenti all’area prevista e si sta condividendo il progetto con i residenti perchè il Comune vuole conservare i posti auto privati esistenti. Si lavora inoltre per realizzare un’opera che incida il meno possibile su vegetazione, terreno r paesaggio. In quest’ottica la precedente ipotesi di parcheggio “multipiano” non è più perseguita. Ora si parla di un piano seminterrato più un piano terra rialzato.

Giacomo Petrelli

Per Portonovo, è stato fatto un aggiornamento sul camminamento e sugli interventi previsti per l’ex Mutilatini all’interno del programma Iti Waterfront, comprendente strategie ambientali, partecipazione delle associazioni, e una forte componente sociale. Nel dettaglio per il Camminamento è stato ricordato che per il progetto, finanziato con un importo complessivo di 1.450.000 euro, i rilievi sono stati completati ed è in atto un confronto in corso con il Parco del Conero per scegliere il tracciato migliore. Il progetto è quasi al livello di Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica che dovrebbe essere completo entro dicembre. Seguiranno le autorizzazioni, la fase del progetto esecutivo e poi la gara d’appalto. L’obiettivo è quello di dare inizio lavori a settembre, evitando sovrapposizione con la stagione turistica e si valuta la possibilità di suddividere l’intervento in due stralci. Il percorso affianca la strada esistente, ma il tratto presenta forti criticità morfologiche e non tutti i segmenti sono “semplici”.

L’ex Mutilatini

Portonovo fa parte del programma Iti Waterfront, come evoluzione della strategia Waterfront – Porto della programmazione 2014–2020 che prevedeva la riqualificare l’accesso al mare di Ancona nel primo ciclo attraverso il porto, nel secondo attraverso appunto Portonovo. In questo caso il progetto prevede la riqualificazione degli ex “Mutilatini”, la realizzazione delle 4 Porte del Parco come punti di accesso attrezzati al Parco del Conero (quella di Ancona sarà a Pietralacroce). E’ stato anticipato che sono pervenute 26 candidature di livello nazionale per la gara per progettazione che è da completare entro il primo semestre 2026, mentre i lavori entro inizio 2029. In questo percorso si è voluto privilegiare il processo partecipativo «molto sentito e molto partecipato», con associazioni che seguono costantemente i lavori. Per Portonovo, il vicesindaco Zinni ha inoltre annunciato che il Comune intende confermare «la volontà politica di mantenere lo Zac anche per l’anno prossimo: stiamo proseguendo sul lavoro del database e sull’efficientamento dello strumento dello Zona di accesso controllata» ha detto.

Il porto di Ancona

Immancabile un passaggio anche sui temi del crocerismo considerato come una componente importante del turismo locale. Zinni ha rammentato che è un tema he dipende dal Ministero perché la questione dell’hub e delle concessioni è in mano a loro e che lo sviluppo del porto, compreso il crocierismo, deve essere compatibile con l’ambiente. Ha voluto sottolineare inoltre che lo stesso sindaco ha sempre mantenuto due linee guida politiche tra compatibilità ambientale di qualsiasi sviluppo portuale e promozione dello sviluppo economico/turistico, incluse le crociere. «In futuro, a mio giudizio, sarà fondamentale capire quante crociere arriveranno e quanto turismo deriva effettivamente dalle navi» ha evidenziato aggiungendo che uno degli obiettivi del Comune è rendere «gradevole la permanenza dei turisti delle crociere» per le ore in cui restano in città.

Nel corso dei lavori sono stati approfonditi anche i temi legati ai Servizi sociali e agli appalti non ancora avviati come quelli per il trasporto disabili, centri educativi, residenze protette, centro autismo. Il dirigente ha illustrato le ragioni dei ritardi, legate a modifiche normative, necessità di rimodulare capitolati e analisi sugli impatti tariffari. Le proroghe sono motivate dalla volontà di garantire continuità dei servizi. Sono state scandagliate inoltre le questioni delle politiche sui borghi con eventi, identità culturale e orti urbani che dovrebbero essere ampliati, sull’aggiornamento sul personale comunale, del turn over e delle prossime 72 nuove assunzioni, e sul “welfare Sport”, che prevede anche contributi per i minori con famiglie in difficoltà economica.

Il cantiere ex Verrocchio

Sui progetti per il Piano periferie è stato riferito che è sospeso il cantiere del Verrocchio,  anche se in questa settimana sono stati fatti dei lavori per una sorta di contenzioso sorto con l’impresa. Il Comune sta tentando la via della procedura transattiva con accordo bonario prevista dal Codice dei Contratti per vedere se riprendere i lavori. In alternativa, se non ci riuscisse, sarebbe inevitabile la risoluzione del contratto in danno con l’impresa e un nuovo riappalto dei lavori. Quanto al gestore unico provinciale per l’Ato 3 rifiuti Zinni ha rimarcato che il Comune opera nella logica dell’affidamento in house, che l’obiettivo è rendere AnconAmbiente, che sta portando avanti una politica di potenziamento strutturale con incorporazioni e acquisizioni di rami d’azienda, «il vero punto di riferimento del territorio nella logica dell’affidamento in house» nella gestione rifiuti.

(Redazione CA)

 

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