In centro e nel quartiere Adriatico
diventa flessibile
la sosta sugli stalli ‘carico e scarico’

ANCONA – In via sperimentale, su input della Giunta comunale, un’ordinanza della Polizia locale ha disposto che gli stalli gialli siano regolati attraverso fasce orarie differenziate, alternando l’uso tra veicoli commerciali e veicoli privati, con l’obbligo di esporre il disco orario. In Piazza del Plebiscito invece l’esecutivo ha modificato la precedente ordinanza per la Ztl stabilendo che ora anche i veicoli M1 possano richiedere un permesso annuale per il carico-scarico alle stesse condizioni dei mezzi N1. È inoltre consentito l’accesso dei servizi di consegna cibo a domicilio (come Deliveroo) durante le fasce previste per il carico-scarico, mentre l’accesso per urgenze richiede sempre una successiva attestazione entro 48 ore e il pagamento della tariffa giornaliera, senza gratuità

Viale della Vittoria

Prende forma l’idea dell’Amministrazione comunale di Ancona di far utilizzare per soste brevi anche ai veicoli privati gli stalli di carico e scarico destinati ai mezzi commerciali. Il Comando della Polizia locale di Ancona, con un’ordinanza del 28 novembre, ha infatti introdotto in via sperimentale la nuova modalità di utilizzo flessibile degli stalli di carico e scarico nelle zone del centro e del quartiere Adriatico, già formalizzata  ad ottobre in una delibera di giunta. L’obiettivo è quelo di migliorare l’offerta di sosta e diminuire il traffico dovuto alla ricerca di parcheggio, in linea con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums). La sperimentazione prevede che gli stalli gialli oggi riservati al carico-scarico vengano regolati attraverso fasce orarie differenziate, alternando l’uso tra veicoli commerciali delle categorie N1, N2, N3 e veicoli privati della categoria M1, con l’obbligo di esporre il disco orario.

Corso Amendola

Nelle fasce 8–11 e 14–17 gli stalli restano dedicati alle operazioni di carico e scarico merci, con una permanenza massima di 30 minuti. I mezzi che possono accedervi appartengono alle categorie N1, N2 e N3. Nelle fasce 11–14 e 17–20, invece, gli stalli diventano a disposizione dei veicoli M1, cioè dei comuni utenti, che potranno sostare fino a 90 minuti con esposizione del disco orario. Questo schema costituisce la base del progetto sperimentale e sarà operativo non appena verrano installati i cartelli. L’ordinanza elenca in modo dettagliato tutte le vie coinvolte, includendo numerosi stalli distribuiti tra centro storico, corso Amendola, viale della Vittoria nel quartiere Adriatico e in altre zone limitrofe, per un intervento capillare sulla sosta nel cuore cittadino, quello più congestionato dai flussi veicolari.

Piazza Stamira

Nell’elenco dettagliato delle strade interessate al progetto figurano gli stalli di via Giovanni XXIII n.7; lungomare Vanvitelli f.te n.24; piazza della Repubblica lato chiesa; largo Sacramento n.5; via XXIX Settembre n. 4 e n.8; via Palestro n.2; largo Ferretti n.74; via Matteotti n.23 e n.46 ; via Goito n.2, via Marsala n.13, n.17 e f.te n. 10; piazza Roma lato corso Stamira; via Podesti n.6; via Leoopardi tratto compreso tra corso Stamira e corso Garibaldi lato sinistro subito dopo lo stallo dedicato alle persone con disabilità; via Carducci f.te n. 10; via Cialdini n.2; piazza Stamira n.3; via San Martino n.25, n.21, n.6 e n.45; via Montebello n.58 e f.te n.11; via Villarey n.10; via Cardeto n.53 e n.11; via Indipendenza n.4; via Calatafimi n.2; via Baldoni f.te n.2; via Elia c/o largo Curiel; via Giannelli n.34; via Frediani n.8; largo Bevilacqua c/o via San Martino; corso Amendola n.5, n.16, n.33, n.28, n.47, n.44, n.48 e n.56; piazza Don Minzoni f.te n.9; viale della Vittoria n.1, n.30 e n. 75; via Piave n.1, n.21, n.29, n.36 e n.55; via Isonzo n.32, n.71 e f.te n. 63; via Rodi f.te n.20 e n.19; via Maratta n.15, n.17, n.27, n.33, n.41, e n.32; via Trieste n.6, n.3, n.45 e n. 67, via Pasubio n.3; via Damiano Chiesa n. 2 e n. 19; via Rismondo n. 14; via Corridoni n.4; via Podgora n.2, f.te n. 45 e f.te n. 63; via Thaon de Revel c/o n.1.

Piazza del Plebiscito, più conosciuta come Piazza del Papa

A tre mesi dall’entrata in vigore dell’ordinanza, parallelamente la Giunta comunale ha aggiornato la regolamentazione della Ztl di Piazza del Plebiscito, modificando il precedente atto alla luce della legge 177/2024 sul Codice della Strada. La normativa ha introdotto nuove categorie aventi diritto alla sosta, come i veicoli elettrici e gli utenti “kiss and ride”, oltre a ridefinire gli spazi per carico-scarico il cui utilizzo è riservato agli autocarri (cat N1) , distinguendo le operazioni commerciali da quelle di tipo logistico-privato (cat. M1).

Piazza del Plebiscito (archivio)

Considerato che in Piazza del Plebiscito non sono presenti stalli dedicati, ma molti operatori svolgono attività di carico e scarico, il Comune ha ritenuto necessario adeguare le regole, considerando anche l’uso crescente dei veicoli M1 per trasporti logistici leggeri e i rischi legati all’accesso continuo di mezzi in un angolo del centro storico molto frequentato. «L’accesso di veicoli h24 all’interno della piazza ed in particolare negli orari di consumazione di pasti e bevande risulta particolarmente critico anche dal punto di vista della sicurezza stradale per la presenza di numerosi pedoni/consumatori e che quindi l’accesso specialmente in tali fasce orarie di deliveroo e trasporto cibo a domicilio risulta problematico» specifica la delibera di giunta.

La movida serale in Piazza del Plebiscito (archivio)

Così dopo il confronto con i commercianti, sindaco e assessori hanno stabilito lo scorso 27 novembre «di estendere la possibilità di richiedere permesso annuale di carico e scarico merci anche ai veicoli cat. M1 con le stesse modalità e costi di quanto già indicato nella citata ordinanza per i veicoli cat. N1». Hanno inoltre deciso di «consentire ai deliveroo e trasporto cibi a domicilio l’accesso per il solo orario di carico e scarico nelle medesime tempistiche e modalità previste per gli altri già autorizzati», chiarendo «che l’accesso per motivazioni di urgenza è in ogni caso subordinato al successivo invio, entro 48 ore, dell’attestazione dell’urgenza ed al pagamento dell’aliquota giornaliera e che non è prevista, in ogni caso, nessuna gratuità giornaliera».

(Redazione CA)

 

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