«Il Sap, nel corso della riunione per concordare gli orari particolari necessari per i turni dei servizi di ordine pubblico, ha protestato innanzi al questore Capocasa per la carenza cronica del personale assegnato alla questura di Ancona, costretto ad effettuare costanti turni di servizio di ordine pubblico per molteplici esigenze: dalle manifestazioni politiche di ogni genere agli scioperi, dai controlli straordinari del territorio con reparti prevenzione crimini a quelli, fino ad oggi giornalieri, nel centro cittadino».
Lo scrive il segretario provinciale, Filippo Moschella.
«Sono gli stessi uomini – prosegue Moschella – che svolgono servizi in ufficio, servizi di vigilanza e, la domenica, al posto di riposare, vanno allo stadio per le partite di calcio, i concerti e le manifestazioni. Si tratta di poche decine di uomini, il cui numero è ridotto dalle costanti aggregazioni fuori sede ordinate dal Viminale: in questo momento fino a 8 unità lavorano a Bari, Trento e Trieste, mentre altri 4 colleghi saranno impiegati per tutto l’inverno sulle piste da sci per garantire la sicurezza ed il soccorso».

Filippo Moschella
Lo stato di disagio nella questura «è ormai diffuso: sono parecchie decine i colleghi, anche anziani, che hanno presentato domanda di trasferimento per altre sedi o uffici, pur di sfuggire a ritmi di lavoro elevatissimi, garantiti solo con lo spirito di sacrificio ed il massiccio ricorso a migliaia di ore di straordinario effettuate mensilmente. Con il trasferimento degli anziani si perdono competenze pluridecennali in tutti i settori, mentre con lo straordinario si sostituiscono le assenze di personale. Il messaggio lanciato dal Sap e indirizzato al questore Capocasa è stato chiaro – sottolinea -: non possono essere sostenuti questi ritmi dall’esiguo personale in servizio in questura ed in alcuni Commissariati, quindi occorre far presente al Viminale la necessità di prediligere scelte volte ad una proficua presenza sul territorio, eliminando contemporaneamente le attività di facciata, al fine di garantire la reale sicurezza che tutti i cittadini chiedono».
Inoltre, «occorre scegliere fra le attività ordinarie – che spaziano dalla prevenzione insostituibile delle Volanti, alle indagini post reato della Squadra Mobile e della Digos per le questioni politiche e calcistiche, a tutta l’attività della Polizia Amministrativa, dell’Ufficio Immigrazione, del Gabinetto, per finire all’attività post sentenza e di controllo delle persone pericolose della Divisione Anticrimine, senza dimenticare la logistica e la gestione del personale -, ed i continui servizi di ordine pubblico che garantiscono giorno e notte la serena e pacifica convivenza. All’incontro altri tre sindacati si sono associati al rifiuto del Sap, mentre uno ha accolto la proposta, quindi, a maggioranza – conclude Moschella -, è stata rifiutata la proposta di turni atipici del questore, con la speranza che il Viminale tenga in debita considerazione le necessità oggettive del capoluogo della regione Marche».
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