Pinacoteca Podesti, l’arte torna a casa:
«Riapre un hub culturale e identitario»

ANCONA - Dopo il restauro e il riallestimento, le sale restituiscono capolavori di Tiziano, Lotto e Crivelli. Il sindaco Silvetti: «Non un accessorio, ma un pilastro per la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2028». Fondamentali gli interventi Pnrr per sicurezza e depositi. Restaurata anche la targa commemorativa in marmo posta sulla casa natale del pittore dorico

Riapre al pubblico domani, sabato, la Pinacoteca Civica “Francesco Podesti” di Ancona, dopo un lungo periodo di restauri, adeguamenti e riallestimento.
E’ un evento che restituisce alla città non solo un museo, ma un luogo di identità, memoria e futuro.
«Con il nuovo allestimento – dice il sindaco Daniele Silvetti – restituiamo alla città un patrimonio straordinario: le opere di Crivelli, Tiziano, Lotto, Guercino e di tanti altri maestri che fanno della Pinacoteca una delle collezioni più significative in ambito marchigiano e nazionale. Queste sale non sono solo da ammirare: sono da usare, da vivere, da interpretare con gli occhi di chi studia, di chi lavora nella cultura, di chi si avvicina per la prima volta all’arte. La riapertura della Pinacoteca arriva in un momento cruciale: Ancona è impegnata nella candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2028. In questo percorso la Pinacoteca non è un elemento accessorio, ma un pilastro del nostro progetto culturale: un luogo in cui l’arte diventa motore di sviluppo, di formazione, di attrattività turistica e di orgoglio cittadino».

Il nuovo museo presenta leggibilità, accessibilità e un racconto rinnovato, con un percorso impostato in chiave cronologica da Stefano Zuffi e arricchito da Luigi Gallo con la riorganizzazione delle pale d’altare e l’inserimento della sala Tiziano. L’Assessore Marta Paraventi ha valorizzato le scuole locali e approfondito la sezione dedicata a Podesti.
L’allestimento, firmato dall’architetto Carla Lucarelli, ridisegna gli spazi rendendoli più coerenti, luminosi e accessibili, con un apparato didattico bilingue, didascalie approfondite, e sistemi tattili realizzati in collaborazione con il Museo Tattile Statale Omero.
«Questa Pinacoteca è un hub culturale e identitario – afferma Marta Paraventi, sottolineando come le opere siano – frammenti della storia cittadina”. Il progetto ha contato su interventi fondamentali finanziati attraverso il Pnrr, che hanno permesso l’adeguamento impiantistico dei piani superiori, l’integrazione dei sistemi di climatizzazione, gli interventi elettrici e di sicurezza e la predisposizione dei nuovi depositi attrezzati al terzo piano, dove trovano posto oltre 600 opere.
«Questi lavori non si vedono, ma sono ciò che rende possibile tutto il resto: sicurezza, manutenzione, cura e sostenibilità» dichiara Stefano Tombolini, Assessore ai Lavori Pubblici.

Il riallestimento restituisce nuova forza a opere vertici della storia dell’arte italiana, come la Pala Gozzi e la Crocifissione di Tiziano, la Pala dell’Alabarda di Lorenzo Lotto, la Madonna con Bambino di Carlo Crivelli, l’Immacolata del Guercino, accanto a opere di Andrea Lilli, Carlo Maratti, e dipinti delle scuole pittoriche marchigiane e venete.
La sezione contemporanea accoglie opere di Luigi Bartolini, Corrado Cagli, Valeriano Trubbiani, Enzo Cucchi e Anselmo Bucci.
Nel frattempo è stata restaurata la targa commemorativa in marmo posta sulla casa natale di Francesco Podesti, in Via Podesti n. 62, per riannodare la figura dell’artista ai luoghi familiari della città e rendere tributo a colui che, con la sua donazione nel 1884, ha dato origine alla raccolta civica.

La storia della Pinacoteca, tra le più importanti in Italia per le scuole pittoriche dal XIII al XX secolo, è lunga e fatta di salvataggi (come durante la Seconda Guerra Mondiale, con il trasferimento delle opere) e rinascite (come la nuova sede a Palazzo Bosdari dopo il terremoto del 1972 e l’ampliamento del 2016). Con il Pnrr e il riallestimento, tra il 2023 e il 2025, il museo diventa capace di connettere passato e presente, conservazione e narrazione, identità e innovazione. Come regalo di Natale per i residenti, il Comune di Ancona ha stabilito che questi avranno diritto all’ingresso con biglietto ridotto di 5 euro e potranno entrare liberamente fino al 31 dicembre 2026.

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