
Due giornate dedicate all’arte di Bruno d’Arcevia e alla sua Nuova Maniera Italiana, tra Arcevia e Sassoferrato: un’occasione unica per parlare di arte, territorio e memoria. Un dialogo serrato tra tradizione e innovazione artistica: Bruno d’Arcevia è l’artista che, partendo dal suo territorio, ha contribuito a definire i contorni del gusto figurativo del Novecento, imponendo modelli e codici espressivi come solo i grandi sanno fare.
Nato Bruno Bruni, l’artista assunse il nome di Bruno d’Arcevia per sancire il suo legame con la terra d’origine e portarla con sé nel panorama internazionale. A lui sono dedicate le giornate del 13 e 14 dicembre, inserite nel calendario della 74esima Rassegna Internazionale d’Arte – Premio G.B. Salvi. Due appuntamenti che intrecciano radici, poetica e visione, trasformandosi in un percorso narrativo capace di raccontare l’opera dell’artista e il territorio che l’ha ispirato.

Il programma si apre sabato 13 dicembre ad Arcevia, nel suggestivo centro culturale San Francesco, scrigno di opere d’arte contemporanea – tra cui quelle di Mannucci e dello stesso Bruno d’Arcevia. L’incontro, dal titolo “Il tempo del mito. Bruno d’Arcevia e la Nuova Maniera Italiana”, sarà guidato da Andrea Baffoni e vedrà l’intervento di Magdalena Legien, moglie dell’artista, che presenterà la grande opera Contra Isauricum, custodita in permanenza negli spazi del centro culturale. Parteciperà anche Federico Zenobi, autore del murale dedicato a d’Arcevia e realizzato nel 2014 nel centro storico del borgo.
Domenica 14 dicembre l’evento si sposta a Sassoferrato, negli spazi di Palazzo degli Scalzi, sede della Rassegna Internazionale d’Arte da ben 74 anni e del Mam’s, una delle gallerie di arte contemporanea più autorevoli del territorio.L’incontro, dal titolo “Il Mam’s racconta: Bruno d’Arcevia e la riscoperta dell’opera di Catobagli”, sarà ancora una volta guidato da Andrea Baffoni, curatore della mostra Mondi Salvi – La maniera del mito, allestita nello stesso palazzo. La mostra mette in dialogo l’opera di d’Arcevia con quella del contemporaneo Giorgio Tentolini.
La discussione di domenica offrirà anche l’opportunità di approfondire la storia e il significato del dipinto Miracolo di San Domenico di Sora, opera che riporta alla luce una tradizione antica legata al territorio di Catobagli. A seguire, si svolgerà la visita guidata alla mostra Mondi Salvi, condotta dal curatore Baffoni. Due giornate complementari che, attraverso un racconto corale, alimentano la vitalità culturale dei territori coinvolti e della comunità, che sempre di più, entra a far parte della storia.
(m. s.)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati