Il consiglio regionale ha bocciato la mozione presentata dalla capogruppo del Partito Democratico Valeria Mancinelli che chiedeva di inserire nel prossimo bilancio di previsione un aumento stabile e strutturato del corrispettivo chilometrico riconosciuto ai gestori del Tpl, pari ad almeno 9 milioni di euro. L’atto prevedeva contestualmente anche la modifica degli atti contrattuali che attualmente regolano il rapporto di affidamento, previa negoziazione con le aziende di trasporto titolari della gestione del servizio.
«Questa bocciatura – afferma in un nota Mancinelli – che prelude al mancato stanziamento in bilancio dei fondi necessari a risollevare il comparto del Tpl della nostra regione, rischia di avere pericolose conseguenze che potrebbero riguardare sia l’esistenza stessa del servizio, sia il livello occupazionale. La chiusura dell’assessore Baldelli a ogni ipotesi di incremento di questi fondi, che abbiamo sollecitato per sanare gli squilibri strutturali dei conti economici, dimostra come la giunta regionale e l’intero centrodestra marchigiano non si rendano conto della gravità della situazione. A parole parlano di adeguamento dei corrispettivi, ma al momento della verità (il bilancio) fanno il contrario. Tanto è vero che nella proposta di bilancio di previsione 2026-2028, gli stanziamenti per il Tpl diminuiscono ulteriormente rispetto all’anno scorso, passando da 99 a 95 milioni di euro. E pensare che appena poche settimane fa, nell’assestamento di bilancio, la giunta era stata costretta a incrementare i fondi del 2025 fino a 113 milioni».
Il pensiero finale della capogruppo Mancinelli è poi rivolto a Conerobus. «In questo momento Conerobus – sottolinea la capogruppo regionale del Pd – è in fase di composizione negoziata della crisi di impresa. Senza un aumento stabile di fondi propri della Regione, che peraltro è stato chiesto anche dal sindaco Silvetti, c’è il rischio di vanificare il lavoro di mesi per dare un futuro all’azienda. E’ finito il tempo dei rinvii, delle chiacchiere, delle interlocuzioni e delle riunioni nazionali dietro cui si nasconde l’assessore Baldelli. Certo, va svolta una forte azione nei confronti del governo Meloni per far sì che la nostra Regione non sia più il fanalino di coda nel riparto del fondo nazionale, ma ora serve agire immediatamente se si vogliono evitare disservizi, il fermo dei mezzi, fino alla debacle delle nostre aziende di trasporto».
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