Proteste a Montignano per il rischio di rimanere senza medico di base dal primo febbraio.
Il Comune ha messo, nel frattempo, a disposizione dei locali sperando che qualche dottore possa accettarli e continuare a garantire un servizio indispensabile.
«Inutile dire che è un’emergenza gravissima e richiama alle responsabilità dei vecchi e dei nuovi amministratori – lamenta Fulvio Greganti, referente del Comitato Montignano x Montignano -. Sappiamo già che le nostre grida serviranno a poco. Siamo impotenti di fronte a queste notizie che non sono inattese e a cui si sarebbe tranquillamente potuto rimediare a tempo debito. Noi del Comitato a tutti i nostri amministratori, di destra e di sinistra, abbiamo sottoposto questo caso, anche quello di un presidio farmaceutico a disposizione dei cittadini. Nessuno è intervenuto e queste sono le conseguenze. Per le persone anziane si tratta di un autentico sfregio mentre Montignano muore. Non può finire così. Ci impegneremo, d’ora in avanti, in primissima persona».
La dottoressa che da 33 anni assiste la frazione lavorerà fino al 31 gennaio poi andrà in pensione. Ha uno studio privato insieme a un medico che la affianca e che dal 1° febbraio dovrebbe trasferirsi a Marzocca, facendosi comunque carico dei suoi assistiti. La dottoressa sta avvisando tutti, andando casa per casa, ma quelli che nel frattempo sono stati informati non l’hanno presa bene e si sono già lamentati con il Comune, che non ne ha alcuna competenza. Ciò nonostante, sta cercando una soluzione.
«Vorrei tranquillizzare nel dire che insieme all’assessore ai Servizi alla persona Cinzia Petetta e in accordo con il sindaco Massimo Olivetti ci siamo già attivati – interviene Gabriele Cameruccio, assessore alle Frazioni -, è fondamentale che a Montignano continui ad essere presente un presidio medico, soprattutto per le persone anziane che non hanno la possibilità di muoversi. Il Comune dispone nella frazione da oltre 50 anni di alcuni locali adibiti ad ambulatorio medico (da un po’ di tempo sono liberi), quindi, è nostra intenzione metterli a disposizione sin da subito al dottore che, con il pensionamento della collega, a quanto risulta, si potrebbe trasferire a Marzocca. Se vorrà potrà rimanere a Montignano sia lui o eventualmente anche altri medici che vorranno venire».
L’Amministrazione comunale, proponendo un prezzo calmierato, inferiore a quello di un privato, spera di convincere un medico a restare nella frazione. «Siamo disposti a trovare un accordo con chi vorrà offrire questo importante servizio nella frazione – prosegue l’assessore – andandogli incontro, mettendo a disposizione e riattivando questi locali, pur consapevoli che poi saranno in medici a decidere dove andare».
Pensionamento in vista anche per un medico che ha due ambulatori a Corinaldo e Trecastelli.
I Comuni interessati sono stati avvisati giovedì scorso ma il problema non si pone perchè c’era già una dottoressa, che non aveva raggiunto la capienza massima dei 1500 assistiti, che si farà carico dal 1° gennaio di quelli del collega prossimo alla pensione.
L’Ast si è attivata anche per il caso di Montignano, assicurando la copertura assistenziale a tutti ma non può obbligare i medici ad aprire l’ambulatorio in una zona precisa del Comune, che sono chiamati a coprire, scegliendosi liberamente frazione o quartiere.
sa. mar.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati