Situazioni di degrado e ubriachezza molesta,
polizia chiude locale per sette giorni

FALCONARA MARITTIMA - Il provvedimento del questore dopo mesi di interventi delle forze dell’ordine. Disagi per i residenti, scatta la misura preventiva

Il provvedimento del questore dopo mesi di interventi delle forze dell’ordine. Tra ubriachezza molesta, precedenti di polizia e disagi per i residenti, scatta la misura preventiva. Situazioni di degrado ripetute, interventi continui delle forze dell’ordine e un clima di crescente preoccupazione tra i cittadini. È questo il contesto che ha portato, nella giornata di ieri, la polizia a dare esecuzione al provvedimento di chiusura per sette giorni di un esercizio pubblico di Falconara Marittima, disposto dal questore della provincia di Ancona ai sensi dell’articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.

Negli ultimi mesi il locale era divenuto teatro di frequenti episodi ritenuti idonei a creare un forte allarme sociale, tanto da richiedere numerosi interventi delle forze dell’ordine. In più occasioni, sia all’interno che nelle immediate vicinanze dell’esercizio, la polizia locale di Falconara aveva controllato persone in evidente stato di ebbrezza, molte delle quali già note alle forze di polizia, facendo emergere il sospetto che il locale fosse diventato un punto di ritrovo abituale per tali soggetti.

Tra gli episodi più gravi, nel mese di maggio era stato arrestato un uomo per furto dopo aver tentato di vendere ad alcuni avventori merce di provenienza furtiva. Più recentemente, nel mese di ottobre, in tre diverse giornate sono stati identificati numerosi soggetti con precedenti. Non solo. In quasi tutte le circostanze segnalate, gli avventori del locale avrebbero turbato il quieto vivere della zona, bivaccando nei pressi dell’esercizio e permanendo in uno stato di ubriachezza manifesta. Una situazione che, secondo quanto ricostruito, avrebbe generato timori tra i residenti e reso difficoltoso anche l’accesso alla vicina stazione ferroviaria.

Un quadro già noto alle autorità: tra il 2023 e il 2024 lo stesso esercizio era stato destinatario di due analoghi provvedimenti di chiusura, rispettivamente di cinque e sette giorni, sempre per problematiche legate alla presenza di soggetti con precedenti. La misura adottata dal questore – viene precisato – non ha finalità punitive, ma risponde a esigenze esclusivamente preventive e cautelari, a tutela di interessi pubblici primari come la sicurezza e l’ordine pubblico. Il provvedimento rientra nel più ampio piano di controlli sui locali pubblici del territorio provinciale, disposto dal questore Capocasa in linea con le decisioni assunte dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Valiante.

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