Protesta sotto l’albero di Natale in piazza Roma da parte degli attivisti di Arvultura. Da tempo lamentano le condizioni in cui sono costretti a vivere i residenti di diversi alloggi Erap, a causa della mancata manutenzione. Denunciano, inoltre, la presenza di altri appartamenti vuoti e ancora non assegnati mentre tanti cittadini sono in lista d’attesa per una casa. Poco fa hanno posizionato dei treppiedi con domande precise rivolte alla Giunta Olivetti e all’Erap. Attorno all’albero, i primi due cartelli riportano l’elenco delle case popolari sfitte e ancora non assegnate. Intorno alla base uno striscione con scritto: la casa è un diritto non un lusso. «A Fratelli d’Italia e alla maggioranza chiediamo spiegazioni pubbliche – dicono – chiare e trasparenti sul motivo per cui un diritto fondamentale come la casa resti bloccato nelle graduatorie». Attorno al presepe, gli altri due cartelli accusano l’Erap di abdicare alle proprie funzioni, in particolare per quanto riguarda la manutenzione degli alloggi. «Famiglie con bambini, anziani e disabili vivono in case umide, piene di muffa, spesso senza riscaldamento e acqua calda – denunciano -. Una situazione intollerabile, alla quale si lega il costo inaccettabile delle bollette del riscaldamento centralizzato e delle spese condominiali, che superano di gran lunga i prezzi di mercato. Si crea così un paradosso: gli inquilini delle case popolari pagano, giustamente, affitti bassi, ma poi devono sostenere spese più elevate di chi possiede un’abitazione di proprietà. Il percorso che come Arvultura, insieme al sindacato Sunia, stiamo costruendo mira a rompere l’isolamento degli inquilini e a dar vita a una forza collettiva in grado di rivendicare i propri diritti».
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