Ancona elabora un nuovo regolamento comunale per disciplinare l’esercizio delle arti di strada, riconoscendole come una forma artistica diffusa, dal vivo, estemporanea e spesso itinerante. La Giunta comunale ha infatti deliberato di disciplinare l’esercizio della street art arti in città, con l’obiettivo di rendere più attrattivi gli spazi pubblici, favorire la fruizione dei luoghi urbani e promuovere le potenzialità turistiche e culturali del territorio. Le arti di strada vengono infatti considerate un’opportunità per il miglioramento dell’immagine complessiva di Ancona. «Le esibizioni di Street Art sono notoriamente svolte dal vivo da singoli o gruppi di artisti in spazi pubblici all’aperto in modo estemporaneo e itinerante, nonché a titolo gratuito o mediante richiesta di un’offerta libera; – si legge nella delibera di giunta assunta ieri 23 dicembre – tale forma artistica fornisce un contributo espressivo in grado di promuovere nuove professionalità e giovani talenti grazie alla ricerca e alla sperimentazione di linguaggi, proposte artistiche ed esperienze in grado di apportare innovazione ad uno scenario culturale in continuo movimento».
Di qui la necessità espressa dall’Amministrazione comunale si redigere un intervento normativo per garantire uno sviluppo equilibrato che tuteli anche le altre attività e il diritto alla quiete pubblica. Il nuovo regolamento, composto da 10 articoli, abroga parte del precedente del 2020, è stato approvato all’unanimità dalla Giunta e ora trasmesso al Consiglio comunale per essere varato. Stabilisce intanto che sono considerati artisti di strada tutti quelli che realizzano esibizioni artistiche dal vivo, individuali o di gruppo, in spazi pubblici all’aperto, in modo estemporaneo e itinerante, gratuitamente o con offerta libera (musica, teatro, arti figurative, performance espressive). Non rientrano nei mestieri girovaghi invece chi vende manufatti o opere artigianali; chi si esibisce a pagamento; chi opera in locali privati e lo spettacolo viaggiante e il pubblico spettacolo. Il regolamento specifica inoltre che le esibizioni con “minimi strumenti”, senza strutture fisse come palchi o pedane, sono escluse dal pagamento del canone unico patrimoniale.
Gli artisti devono però comunicare preventivamente la propria presenza alla Polizia locale 48 ore prima, che diventano 72 nei festivi, indicando dati personali, tipo di esibizione, luogo e orario, per consentire controllo e vigilanza. Il regolamento fissa orari precisi per gli street artist che da novembre ad aprile potranno esprimere la loro arte dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 21; da maggio a ottobre dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 23, festivi compresi. Ogni esibizione potrà durare al massimo tre ore, estese a quattro nel periodo natalizio, compreso dall’8 dicembre al 6 gennaio.
Le aree autorizzate comprendono numerose zone del centro (tra cui Corso Garibaldi, Piazza del Plebiscito, Piazza Roma e Viale della Vittoria), il Piano, il Q2, Palombina, Collemarino, Torrette e il Parco Posatora. Location che potranno essere modificate o vietate anche negli orari temporaneamente e all’occorrenza. Le performance degli artisti poi devono rispettare sicurezza, ordine pubblico, decoro urbano e limiti di inquinamento acustico. Così per disegni e pitture sono ammessi solo materiali non indelebili ed ecologici. Il regolamento vieta infine le esibizioni fuori dalle aree e dagli orari consentiti, vicino a scuole, chiese, ospedali e musei, così come l’uso di animali, fuoco o effetti pirotecnici e la vendita di prodotti. Le violazioni comportano sanzioni da 77 a 500 euro come anche il possibile sequestro degli strumenti.
(Redazione CA)
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