Un ristorante gestito per quasi mezzo secolo diventato un simbolo di Ancona, il primo a rimanere aperto per tutta la notte pronto ad accogliere ogni tipo di cliente. Perchè Franco Carluccio trattava ogni persona che si sedeva al tavolo del suo locale come fosse un aro amico. Il sorriso dello storico ristoratore dorico, fondatore de La Terrazza, si è spento questa notte all’Inrca dopo un malore che lo aveva colto a casa. Aveva 86 anni. Anconetano doc, da giovanissimo aveva mosso i primi passi al cantiere navale per poi decidere di gestire il bar poco distante dall’ingresso della Fincantieri, quello che oggi è conosciuto come Vistrot La Rotonda. La svolta lavorativa è arrivata con l’apertura nel 1969 de La Terrazza.
“Per alcuni – racconta il figlio Giovanni – si trattava di un salto nel buio, di un’incognita. E invece non è stato così, perchè l’apertura del ristorante ha fatto la sua e la nostra fortuna. Mio padre aveva avuto un’idea geniale: quella di tenere il locale aperto fino a tarda notte. Venivano persone dopo il cinema e addirittura dopo la discoteca. Il ristorante, che era arrivato quasi a stare aperto 24 ore al giorno, era sempre pieno. Finire la serata da Franco era diventata un’abitudine”. Tra le specialità della cuoca Silvana, moglie di Franco, c’erano il fumè e i ciavattoni allo scoglio, un piatto diventato un must della famiglia Carluccio, composta anche da Gianluca, fratello di Giovanni, continuatori dell’attività di Franco prima con La Terrazza e poi con il ristorante Il Passetto. Dal locale al porto sono passati vip come Loredana Bertè, Roby Facchinetti, Claudio Baglioni, Fausto Leali, ma anche Lucio Dalla. Era venuto a mangiare a pranzo poco prima della sua morte, nel marzo 2012. Franco aveva sempre la battuta pronta e lo contraddistingueva quella pungente ironia tipica degli anconetani. I funerali si terranno domani pomeriggio, alle 16.30, alla chiesa delle Grazie di via Torresi.
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