Si sottopone a un esame radiologico di routine all’ospedale di Loreto ma durante l’accertamento diagnostico si manifesta una reazione allergica al liquido di contrasto e il suo cuore smette quasi di battere. E’ salva per miracolo la paziente di circa 60 anni che nel primo pomeriggio di oggi è stata colpita da un principio di infarto cardiaco ed è stata rianimata e tenuta in vita solo grazie all’intervento tempestivo del personale del reparto di Radiologia del ‘Santa Casa’, del medico e dell’infermiere in turno di servizio al Punto di assistenza territoriale (Pat) dello stesso ospedale.
Sono stati attimi di panico e minuti interminabili quelli iniziati a scorrere poco prima della 14 quando la dottoressa del Pat ha cominciato a praticare il massaggio cardiaco ventilando la paziente per farle ripartire il battito cardiaco in attesa dell’arrivo dell’automedica del 118 dall’ospedale di Recanati e dell’eliambulanza in volo da Torrette di Ancona. ‘Icaro’ è atterrato poco dopo sul campo sportivo di Loreto per prelevare la donna trasferita all’impianto sportivo in ambulanza. In medicina i rischi di shock anafilattico dopo l’utilizzo dei farmaci di contrasto sono una complicazione considerata rara ma possibile, tanto che chi si sottopone ad esami che ne richiedono l’impiego viene invitato a firmare il foglio di consenso con liberatoria. Dal 2016 il ‘Santa Casa’ di Loreto è stato riconvertito in ospedale di comunità, una casa della salute che non dispone più ne’ del Punto di Primo intervento, ne’ del servizio di anestesia. Allo stesso Pat, durante le ore notturne sono attive solo guardie mediche. Oggi grazie alla professionalità del personale che lavora nell’ospedale della città mariana, è stata salvata una vita.
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