
Lo stadio Dorico (foto d’archivio)
di Martina Marinangeli
Nuovo campo in erba sintetica, campetto da calcio a cinque coperto e moderno impianto d’illuminazione: la prima fase del restyling dello Stadio Dorico inizia a prendere forma. L’Istituto per il Credito Sportivo (ente pubblico economico con sede in Roma) si è dichiarato disposto ad accordare il mutuo passivo da 700 mila euro richiesto dall’Amministrazione, necessario a coprire le spese per questi primi lavori di riqualificazione ed adeguamento della struttura, nell’ambito del Bando ICS «Sport Missione Comune 2019». La durata del prestito è di 15 anni, con decorrenza dal 1 luglio, e nelle prossime settimane partirà la gara per l’affidamento degli interventi da portare a termine, secondo la road map tracciata dall’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Manarini, entro la prossima stagione sportiva (settembre, massimo ottobre, dunque)
Nel progetto dell’Amministrazione, inserito nel Piano triennale delle opere pubbliche 2019/2021, lo stadio Dorico diventerà la casa dell’Anconitana, con campi per l’allenamento della prima squadra e per le gare juniores, ma anche un impianto polisportivo con spazi per il calcetto e il tennis, il basket e l’atletica, e un luogo da vivere per il quartiere.
Un restyling totale da 2,4 milioni di euro, diviso in tre fasi: la prima, si diceva, riguarda il nuovo campo in erba sintetica, il campetto da calcio a cinque coperto e l’intervento sull’illuminazione, con realizzazione di nuovi otto pali in acciaio alti 15 metri, posti lungo i lati del campo da gioco, al di sopra dei quali verranno collocati 36 fari a led (potenza 914 Watt) che garantiranno un’illuminazione sul campo da gioco di 300 lux, come previsto dalle normative Coni. Per quanto concerne la seconda fase, calendarizzata nel 2020, sono stati messi a bilancio 900mila euro per sistemare l’attuale zona della tribuna coperta e gli spogliatoi. La terza ed ultima fase, prevista nel 2021, riguarderà la demolizione della gradinata laterale, la sistemazione della curva e del portale d’ingresso, per un investimento da 800mila euro.
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