
La cima sequestrata dalla procura
Tragedia al porto di Ancona, c’è un indagato per la morte di Luca Rizzeri, l’agente marittimo che ha perso la vita lunedì all’alba. Si tratta del comandante della Bf Philipp, un 51enne originario della Russia ma residente in Ucraina. L’uomo era al comando della nave che stava attraccando al porto quando è avvenuto l’incidente che ha fatto finire sulla schiena dell’agente marittimo una cima in nylon. La decisione della procura di indagare il comandante dell”imbarcazione porta container è stata presa dopo i primi accertamenti svolti dagli uomini della Capitaneria di Porto e arrivati sul tavolo del pm Rosario Lioniello. L’inchiesta viene portata avanti con l’ipotesi di reato di omicidio colposo. La nave battente bandiera portoghese non verrà sequestrata, ma rimarrà alla banchina 23 fino al termine degli accertamenti chiesti dalla magistratura. Non è stato possibile, invece, sequestrare la scatola nera. Stando a quanto rilevato dalla procura, risulta essere non funzionante dallo scorso marzo. Fino all’interessamento degli investigatori, pare che nessuno dell’equipaggio si fosse accorto dell’avaria della scatola nera. Per quanto riguarda le cause dell’incidente, la procura è ancora nel campo delle ipotesi. Tra queste, c’è l’usura della corda che poi ha colpito Luca e una manovra scorretta per far avvicinare la nave alla banchina. Domani, il pm Lioniello darà l’incarico a un esperto di analizzare la cima sequestrata. Domattina, alle 10.30, i funerali di Luca alla chiesa delle Grazie.
Tragedia al porto, l’incidente ripreso dalle telecamere Ipotesi cima usurata
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