Boom di turisti toscani nelle Marche,
è un agosto da sold out
«Ma non basta a cantar vittoria»

TURISMO – Dopo un'estate partita con il freno tirato, le settimane a cavallo del Ferragosto hanno fatto registrare il tutto esaurito sia negli hotel che nei b&b del territorio. Pochi stranieri, la regione fa ora gola ai vacanzieri del Belpaese

Claudio Albonetti, presidente Assohotel

 

di Martina Marinangeli

Una stagione turistica particolare, per usare un eufemismo. L’onda lunga dell’emergenza Covid aveva fatto temere il peggio e, fino a fine giugno, le strutture ricettive hanno subito dure ripercussioni in termini di presenze. Poi, a luglio, è iniziata la ripartenza, ma è agosto che ha centrato l’obiettivo del sold out, sia per gli alberghi che per i b&b. Pochi stranieri, ma la regione fa gola ai vacanzieri del Belpaese, toscani in primis, che nelle Marche erano stati finora una rarità. E per settembre? «Che Dio ce la mandi buona», l’auspicio di Claudio Albonetti, presidente di Assohotel Confesercenti e titolare dell’International hotel di Senigallia, che ricostruisce la fasi di una stagione in chiaroscuro. «L’estate è iniziata malissimo – il ricordo corre al periodo in cui le riaperture delle attività arrancavano –: abbiamo perso tutto il lavoro della bassa stagione, fino a metà giugno. Dal 20, qualcosa è iniziato a migliorare, fino a arrivare ad una copertura delle camere disponibili per tutto luglio comunque non superiore al 50% della disponibilità. Il mesi di agosto, complice anche un tempo ottimo, è iniziato bene ed il trend sta proseguendo: le prenotazioni fino al 20 sono abbondanti e quasi tutte le strutture, nel periodo di Ferragosto, faranno il tutto esaurito. Poi va calando: la seconda metà di agosto avremo coperto un 60-70% della disponibilità». Ma al di là delle fredde percentuali, «il problema è che 20 giorni, ancorché buoni, non possono aiutare a chiudere in pari una stagione – puntualizza Albonetti –. Ad agosto, è vero, c’è un boom, ma mi chiedo chi, lavorando solo 20 giorni in un anno, riesca ad ammortizzare le spese di tutto l’anno. Nessuno. Agosto ci aiuta a recuperare qualcosa, ma la stagione è fortemente deficitaria. Non si canti vittoria». Per settembre, è prevista un’occupazione media del 40% fino al 20, poi è un’incognita. «Va meglio per ristoranti e operatori balneari, perché si possono giovare anche di un turismo a corto raggio, marchigiano. Ma questa non è creazione di nuova ricchezza, bensì spostamento di ricchezza sul territorio».

Lorenzo Chiucconi, presidente Asso b&b

In generale, la stagione turistica dell’estate 2020 è made in Italy, con pochissimi stranieri, «giusto qualche tedesco, cliente da decenni, molto affezionati all’Italia», osserva Albonetti e conferma Lorenzo Chiucconi, presidente Asso B&b Marche e titolare del Bed & Wine Arco degli Angeli di Ancona: «Ci sono molti toscani, che di solito si vedevano in numeri molto bassi. Nel mio Bed & Wine, il 30% delle prenotazioni è arrivato proprio dalla Toscana. Stranieri ce ne sono, ma pochi rispetto allo scorso anno: se di solito registriamo un 10-15%, quest’anno zero». Al netto di ciò, «la stagione sta andando molto bene: sono tutti nelle Marche – commenta entusiasta Chiucconi –. Da metà luglio fino a fine agosto, le prenotazioni nei b&b sono come lo scorso anno, se non di più. Siamo tutti molto contenti perché non ci aspettavamo una risposta così. Altre regioni hanno segni negativi anche del 50%».

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