In tempi di emergenza sanitaria anche le chiese si attrezzano per limitare la possibilità di contagi. E non solo con il rispetto del distanziamento sociale e gli ingressi limitati. Ci sono parroci che hanno sistemato i distributori automatici di acqua benedetta all’ingresso delle chiese.
Fin dall’inizio dell’epidemia del nuovo coronavirus è stato infatti fatto divieto ai fedeli di intingere le dita nell’acquasantiere dei luoghi di culto, svuotate proprio per evitare che si trasformassero in potenziale veicolo di trasmissione del Covid 19. E’ stata molto semplice ma altrettanto geniale e funzionale la soluzione optata da don Pierluigi Pesaresi insieme ai suoi parrocchiani per far tornare l’acqua santa nella chiesa a Sant’Ignazio di Filottrano. Non c’è stato bisogno di sistemare alcuna apparecchiatura elettronica high-tech all’entrata della chiesetta immersa nel verde della frazione filottranese. Per permettere ai fedeli di farsi il segno della croce con l’acqua benedetta entrando o uscendo dalle mura sacre è stato utilizzato un semplice porta sapone, un dispenser riempito con l’acqua benedetta.
«Circa un mese fa – racconta al telefono l’anziano sacerdote – abbiamo pensato che potesse essere utile, per una questione igienica, in questo momento di piena pandemia. In realtà hanno fatto tutto i miei parrocchiani ma io ho condiviso la proposta perché oltre a essere un’idea economica e pratica, è perfettamente in linea con le disposizioni sanitarie anti-contagio. Un’idea che è stata poi molto apprezzata dai fedeli, da chi viene a messa o a pregare in chiesa. Noi siamo una piccola parrocchia di campagna».
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