
Un operatore dell’Agenzia delle Dogane di Ancona (Archivio)
Arrivate al porto di Ancona a bordo di alcuni container provenienti dalla Cina, a seguito dei controlli effettuati dai funzionari delle Dogane nell’ambito di un’apposita attività antifrode, sono state elevate sanzioni per circa 100mila euro nei confronti di alcune ditte importatrici trovate non in regola con la norma a tutela dell’ambiente.
Durante l’operazione di controllo portata avanti dall’Agenzia delle Dogane, all’interno dei container sottoposti a verifica, sono stati infatti trovati diversi quantitativi di pile inserite nelle merci per le quali però si è potuto appurare la mancata indicazione nella dichiarazione doganale.
Inoltre, risultava l’assenza di iscrizione al Registro Nazionale Pile e Accumulatori e al Registro Aee delle ditte importatrici, così come viene invece richiesto dalla normativa vigente a tutela dell’ambiente. Per la violazione alle norme in materia ambientale, si è quindi proceduto a elevare le sanzioni e, in un caso, al sequestro amministrativo delle merci.
Il decreto di legge, approvato nel 2008, prevede infatti di organizzare non solo un consumo, ma anche una produzione sostenibile di pile e accumulatori, notoriamente inquinanti.
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