
La Puleo ad Ancona
E’ rientrato oggi in porto ad Ancona, presso i propri ormeggi accanto la Mole, il guardacoste G.114 “Puleo” del Reparto Operativo Aeronavale marchigiano della Guardia di Finanza, al termine di una missione di oltre un mese svolta nelle acque della Sicilia.
All’attracco, l’unità è stata accolta dal comandante Regionale, Fabrizio Toscano, accompagnato dal comandante del Reparto Operativo Aeronavale, Rocco Nicola Savino, che ha salutato l’equipaggio. Il “Puleo” è stato impiegato nel Canale di Sicilia, Porto Empedocle e Lampedusa, in missioni attinenti il presidio in mare con scorta e vigilanza delle navi quarantena sulle quali trovano ospitalità temporanea i migranti soccorsi in mare, in relazione al delicato contesto riconducibile alla situazione pandemica in corso.
L’equipaggio ha inoltre svolto attività di pattugliamento e vigilanza per la tutela della frontiera marittima nazionale e dell’Unione Europea, coadiuvando in maniera attiva i Reparti navali siciliani del Corpo nei compiti istituzionali volti alla repressione dei flussi migratori irregolari ed all’arresto degli scafisti.
Nel complesso, l’unità appartenente al Reparto Operativo Aeronavale marchigiano è stata rischierata in missione isolata per un periodo di 37 giorni continuativi, svolgendo più di 200 ore di navigazione e 30 missioni operative, percorrendo circa 4mila miglia marine. La Guardia di Finanza, ora unica forza di polizia sul mare dal 2016, ha la responsabilità operativa dell’azione di sorveglianza in mare ai fini del contrasto all’immigrazione clandestina, sia nelle acque territoriali, che nell’area di mare internazionalmente definita come “zona contigua”. Fenomeno che durante il periodo estivo, causa il miglioramento delle condizioni meteo marine, aumenta sensibilmente.
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