
Il sindaco Bacci in Cgil
«Ho appena telefonato alla segretaria della Cgil Marche, Daniela Barbaresi. A lei ho espresso solidarietà per quanto è accaduto questa mattina a Jesi, dove è stata ritrovata una bottiglia incendiaria davanti alla sede della Cgil. L’espressione del dissenso e delle diverse opinioni non deve mai sfociare nella violenza e in atti intimidatori che non sono mai giustificabili da qualsiasi parte essi provengano. Il clima di tensione che si sta istaurando nel nostro Paese, che ci riporta alla mente periodi bui a noi lontani, devono farci pensare e devono rafforzare la coesione e l’unità delle istituzioni democratiche contro chiunque voglia metterle in discussione. Abbiamo piena fiducia nel lavoro degli inquirenti affinché possano individuare quanto prima gli autori di questo gesto gravissimo, per consegnarli alla giustizia». Le parole del presidente Francesco Acquaroli dopo il rinvenimento, questa mattina, di una molotov in via Colocci, sede della Cgil. La bottiglia è stata sequestrata dalla Digos, i cui specialisti sono intervenuti con gli agenti del Commissariato di Jesi. In via Colocci si è recato il sindaco di Jesi, Massimo Bacci: «Mi sono recato alla sede della Cgil di Jesi dove questa mattina è stata trovata una bomba carta all’ingresso, fortunatamente inesplosa per il tempestivo intervento di un passante. Al segretario Paolo Grossi ho espresso la solidarietà dell’intera città, le cui solide fondamenta democratiche costituiscono un baluardo insormontabile per qualsiasi estremismo, condividendo con lui le preoccupazioni di questa fase particolarmente delicata per il nostro paese e per chi è in prima linea a difendere il bene pubblico, i lavoratori e, su tutto, i valori della nostra Costituzione». «Un atto deplorevole e delinquenziale, un attacco inaccettabile» così il presidente di Confindustria Ancona Pierluigi Bocchini ha definito l’atto intimidatorio verso la sede della Cgil a Jesi. «Esprimiamo totale e piena solidarietà alla Cgil, ai dirigenti e ai lavoratori e la vicinanza di tutto il sistema industriale del territorio. Non è questo il terreno su cui dobbiamo confrontarci e alzare il livello di tensione può essere solo negativo. Questo è davvero un momento delicato – ha concluso Bocchini – e serve un grande senso di responsabilità da parte di tutti». Solidarietà anche da Francesco Casoli, presidente del Gruppo Elica: «Anche se a volte si sta dalla parte opposta del tavolo, vorrei esprimere i miei sentimenti di vicinanza alla Cgil di Jesi per la vile intimidazione ricevuta. La democrazia è nel confronto, a volte può essere aspro, ma deve assolutamente restare sempre civile».
Una ferma condanna per l’attacco alla Cgil jesina viene espressa anche dalla Cna Territoriale di Ancona. «Un atto intimidatorio e criminale da condannare e stigmatizzare. Come già fatto a livello nazionale, la Cna di Ancona ribadisce con forza e coraggio che il dialogo e il confronto sono e rimangono l’unica strada per assicurare la civile convivenza. Manifestare il proprio dissenso è un cardine della democrazia ma la violenza è inaccettabile e va sempre respinta. Il sindacato e le associazioni datoriali sono e continueranno ad essere un presidio di libertà e di democrazia» scrive l’associazione di categoria.
Anche Fratelli d’Italia, come hanno già fatto altre formazioni politiche, stigmatizza e condanna l’atto violento attraverso il suo commissario regionale e le deputate marchigiane. «Esprimiamo solidarietà alla Cgil di Jesi e netta condanna per l’accaduto di questa mattina, con una molotov artigianale ritrovata nei pressi della sede locale del sindacato. Fratelli d’Italia è da sempre contro ogni forma di violenza, un conto è il dibattito anche acceso e un conto sono atti criminali che sono incompatibili con la democrazia e la libertà. Ci auguriamo che i responsabili siano individuati e puniti al più presto» scrivono l’on. Emanuele Prisco, commissario regionale di FdI Marche, insieme alle deputate marchigiane di FdI Lucia Albano e Rachele Silvestri.
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