Le Marche e l’anice si fondono
in un dolce della tradizione

LA RICETTA delle ciambelline preparate con la celebre pianta

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Una prima fase della preparazione delle ciambelle all’anice

 

di Claudia Brattini

 Le Marche e l’anice sono da sempre strette da un legame molto forte: l’antica tradizione della coltivazione di anice, infatti, ha dato vita ai celebri liquori come il Varnelli o l’Anisetta, icone regionali che ormai hanno oltrepassato i confini locali e sono conosciuti nel resto d’Italia.
Per i marchigiani del resto, la tradizione del caffè corretto all’anice emana un profumo inconfondibile che ci trasporta direttamente nei bar tra gli avventori e i loro racconti.
Andiamo alla scoperta di questa pianta erbacea e di una ricetta della tradizione: le ciambelline all’anice.

L’anice anice verde, Pimpinella Anisum, è noto fin dall’antichità per le sue proprietà digestive, in particolare nella preparazione di tisane utilizzate per il potere sgonfiante, per alleviare i problemi gastrointestinali, ridurre la nausea e facilitare la peristalsi intestinale. Alcuni usano anche masticare dei semi di anice leggermente tostati per migliorare la digestione e contrastare l’alitosi.
La presenza di fitoestrogeni come il fotoanetolo, invece, rende i preparati a base di anice adatti a favorire la produzione di latte nelle neo mamme; pare sia in grado anche di conferire un buon sapore al latte materno.

ciambelle_anice-2-325x320L’anice viene coltivato largamente nella nostra regione, in particolare nel Piceno.
L’anice verde di Castignano e Offida gode, infatti, dei terreni soleggiati e argillosi dei calanchi e vanta un elevato quantitativo di anetolo, il composto aromatico che conferisce il tipico profumo di anice, aneto e finocchio. Non a caso questo seme, presidio Slow Food, è entrato a far parte del registro di biodiversità regionale la cui conservazione è affidata ai produttori. Negli ultimi anni la fioritura, raccolta ed essicazione sono divenuti anche apprezzati eventi di attrazione turistica.

Nelle Marche, lo sappiamo, i liquori a base di anice la fanno da padrona: forse non tutti sanno che il tipico aspetto lattiginoso di questi liquori a contatto con il ghiaccio o diluiti con acqua si deve proprio agli olii essenziali dei semi di anice, insolubili in acqua, con cui formano una emulsione lattescente.

Anice, però, non vuol dire solo distillazione e liquori ma anche dolci. Oggi vi sveliamo una ricetta della nostra tradizione: le ciambelline all’anice, perfette con il caffè o con un bicchiere di liquore.

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Le ciambelle all’anice

Ingredienti

1 uovo
100 grammi di zucchero
100 grammi di olio di semi
150 grammi di latte o di acqua
Mezza bustina di lievito per dolci
500 grammi di farina circa
1 cucchiaio di semi di anice (aumentare le dosi a piacere)
1 cucchiaio di liquore all’anice

Preparazione

In una ciotola rompere l’uovo, aggiungere lo zucchero, l’olio, il latte e sempre mescolando i semi di anice. Aggiungere il lievito, la farina fino ad ottenere un composto omogeneo.
Tagliare un pezzo di impasto, arrotolarlo dando la forma di un piccolo filoncino e dare la forma di ciambella.
Terminare l’impasto e adagiare le ciambelline in una teglia coperta da carta forno e cuocere in forno caldo a 180 gradi per 25- 30 minuti a seconda delle dimensioni.

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