
Il portone spaccato durante la rissa e, sulla sinistra, il lampioncino
di Alberto Bignami
La rissa scoppiata nella notte in strada, all’altezza del civico 27 di via Flaminia, a pochi passi da piazza Rosselli, non è il primo episodio che accade ma questa volta si è superato qualsiasi limite.
I quartieri della Stazione e del Piano sono spesso alle cronache per accoltellamenti, bottigliate, risse e degrado.
Nella notte, poco dopo «mezzanotte e mezza – racconta un residente del palazzo, con l’appartamento al primo piano -, mentre stavo dormendo dopo essere rientrato dal turno ai cantieri, ho sentito prendere a pugni la porta di casa tanto che me l’hanno rotta in più punti. Per entrare nel pianerottolo condominiale hanno prima spaccato il portone in legno e anche la parte in vetro. Mi sono svegliato di soprassalto. Sentivo urla e colpi. Sì, mi sono preso paura – aggiunge -. Ho aperto per capire cosa

I vetri del portone e del lampioncino
stesse succedendo ma ho visto tipo 8 persone che si picchiavano. Probabilmente volevano entrarmi in casa per mettersi in salvo ma ho subito richiuso. Poi – continua – per fortuna è arrivata subito la polizia e, poco dopo, un’ambulanza. C’era gente che perdeva sangue, due ragazzi con una donna, e pezzi di bottiglie rotte a terra. E’ stato il caos».
Il portone è completamente in frantumi così come dei buchi vi sono anche sulla porta di casa.
Il sangue è ovunque e pure i pezzi di vetro delle bottiglie di birra rotte. Altre sono invece rimaste integre. Ad essere stato fatto a pezzi è pure uno dei due vasi che servono ad adornare i la scalinata che sale verso gli ingressi condominiali.
Tutto questo succedeva intorno a mezzanotte e mezza, in barba all’ordinanza anti alcol che recentemente è stata anche prorogata fino al 31 dicembre prossimo.

La porta dell’appartamento spaccata
Ad accoglierci è anche la figlia di un’altra residente del palazzo che ci mostra la scalinata piena di vetri e macchie di sangue. «La situazione, qui alla Stazione e al Piano, è insostenibile – commenta -. La gente inizia a bere da metà pomeriggio, mettendosi seduta lungo le scalette o vicino ai portoni. Arriva la sera che qualcosa accade per forza. Ci sono anche un paio di scarpe a terra – fa indicandole –. Chissà se qualcuno le ha perse nella notte o le ha abbandonate».
Si affaccia poi pure un anziano. «Se le sono date anche questa notte, vero? – chiede quasi in maniera retorica – Ho sentito le urla poi ho visto tre macchine della polizia e un’ambulanza. Non si può più andare avanti così. E’ follia».
Nell’atrio del palazzo sembra sia passato un uragano. Anche uno dei lampioncini a muro è stato staccato. Ad una

Alcune delle macchie di sangue lasciate a terra
finestra, le due ante della persiana sono addirittura legate con un lucchetto per la bicicletta «per stare certi che nessuno riesca ad entrarvi».
Nell’andare via, un altro signore passa per andare verso la propria auto, parcheggiata proprio vicino alle scalette. Nota i vetri a terra, i pezzi del vaso sul selciato poi butta un occhio alla propria auto e, nonostante sia rossa, guardando più attentamente chiede: «Ma perché c’è del sangue sulla carrozzeria?». La risposta, che ascolta scuotendo la testa, gli viene data poco dopo.

Altri vetri di bottiglia a terra

Macchie di sangue a terra

Una bottiglia

Macchie di sangue a terra

Macchie di sangue a terra

Macchie di sangue a terra

Il muretto sopra al quale era appoggiato uno dei due vasi per adornare la scalinata

La porta di casa rotta

Si cerca di passare tra i vetri

I vetri del portone

Vetri nel condominio

Il lampioncino

Macchie di sangue lungo la scalinata

Le scarpe


Una persiana chiusa con il lucchetto per bicicletta

I pezzi di uno dei due vasi che è stato spaccato

Il luogo dove è avvenuta la rissa

altro sangue a terra

Uno dei due vasi spaccato e pezzi di bottiglia
Arrivano ad Ancona con il treno: aggrediti con due bottigliate mentre attendono la coincidenza
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