Progetto Apoteca, delegazione
straniera in visita alla farmacia
dell’ospedale di Torrette

ANCONA - Ieri pomeriggio 9 direttori di farmacia dei più importanti nosocomi mondiali sono stati accompagnati nella innovativa struttura dell'ospedale regionale, punta di diamante nelle preparazioni farmaceutiche ad alta tecnologia

Il dg degli Ospedali Riuniti di Ancona, Michele Caporossi, durante la visita alla farmacia

 

I migliori ospedali del mondo in visita alla farmacia ospedaliera di Torrette. Ieri pomeriggio alle ore 15, l’Azienda Ospedaliera Universitaria “Ospedali Riuniti Ancona” ha vissuto un momento davvero speciale: 9 direttori di farmacia dei più importanti ospedali mondiali hanno visitato quella che ad oggi è la farmacia più innovativa del mondo. Ed è ad Ancona, nelle Marche, in Italia. Provenienti da Cleveland Ohio (Usa), da Santiago del Cile, da Barcellona, da Parigi, da Leeds in Uk, da Amsterdam, da Copenaghen in Danimarca, da Oslo e da Mainz in Germania, sono i partecipanti alla Apoteca community, la comunità scientifica internazionale degli utilizzatori del sistema Apoteca. Apoteca è la piattaforma tecnologica per la gestione intelligente e robotizzata della farmacia ospedaliera, sviluppata, realizzata e messa a punto dall’impresa Loccioni insieme all’ospedale regionale marchigiano nel Lab@Aor un progetto pubblico-privato iniziato oltre 15 anni fa. Grazie a questa partnership oggi quella di Torrette è diventata modello di ispirazione per i più grandi centri ospedalieri di tutto il mondo come la Cleveland Clinic negli Stati Uniti o il Goustave Roussy a Parigi.

«La novità è stata presentata e inaugurata lo scorso 22 giugno: in aggiunta al sistema ApotecaChemo, per la preparazione robotica personalizzata e sicura delle terapie oncologiche, è stato presentato un nuovo laboratorio ad alta tecnologia, con l’obiettivo di centralizzare e produrre in maniera robotica e controllata tutte le altre terapie farmaceutiche sterili che vengono preparate e somministrate all’interno degli ospedali. – fa sapere una nota degli Ospedali Riuniti di Ancona – Sono tre i nuovi sistemi robotici presentati: ApotecaSyringe per il controllo e la produzione di siringhe sterili, ApotecaBag per la produzione di sacche sterili e ApotecaPed per la produzione di siringhe e sacche per gli ospedali pediatrici. Infine ApotecaManager è il software di ultima generazione che permette di gestire tutte le tecnologie del laboratorio, raccogliere dati ed elaborarli con intelligenza artificiale per migliorare l’efficienza, applicando la qualità totale».

Questa nuova modalità di produzione si sostituisce all’attuale produzione manuale ed è finalizzata ad accrescere ed implementare nuovi prodotti e servizi ad alta tecnologia in linea con l’evoluzione e le sfide provenienti da tutti i soggetti coinvolti in ambito sanitario. «Tra queste il miglioramento continuo della qualità e sicurezza della prestazione sanitaria a fronte di una sempre più marcata carenza di personale. – prosegue il comunicato – Robotica, intelligenza artificiale, medicina personalizzata, sono i driver dello sviluppo e offrono soluzioni concrete per il miglioramento del benessere del paziente».

Come sottolineato dal direttore Michele Caporossi, «uno dei risultati immediati, oltre alla sicurezza e tracciabilità della cura è la possibilità di liberare il tempo del personale sanitario dalla manualità della preparazione, dedicandolo alla cura del paziente e al rapporto umano. Questo ospedale si colloca come eccellenza internazionale, come laboratorio, in cui gli ospedali che sono venuti in visita hanno potuto immaginare come questo approccio si possa adattare alla loro realtà. Con la Community lavoriamo insieme, sui nostri dati reali, per trovare standard perseguibili da tutti».

Questo l’obiettivo condiviso dai partecipanti dell’Apoteca Community nei loro due giorni nel cuore delle Marche, per confrontarsi con i clinici dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona e Loccioni, e come fatto per la cura oncologica, adattare la tecnologia alle loro esigenze e definire modi comuni di operare: la qualità e la sicurezza della cura passa infatti attraverso la standardizzazione dei processi per le terapie e lo sviluppo di nuove tecnologie per la preparazione personalizzata di farmaci galenici sterili dall’altro.

È il decimo anno che la ApotecaCommunity si ritrova ad Angeli di Rosora tra le colline della Vallesina. Ogni partecipante di questa comunità scientifica porta la sua esperienza e insieme a Loccioni, si progettano le risposte possibili che in Ancona divengono realtà, vengono implementate, testate e continuamente migliorate. È il modello di impresa basata sulla conoscenza, in cui ogni nodo della rete si apre alla condivisione delle competenze e le rilancia, accelerando i processi di innovazione per il benessere delle persone. «Alla base di tutto il nostro lavoro – spiega Claudio Loccioni – c’è la ricerca della conoscenza: avere presso i nostri laboratori gli esperti di ApotecaCommunity è un’occasione unica per avere una visione globale sui nostri sviluppi. Ci permette non solo di immaginare il futuro ma di consolidare il presente delle nostre tecnologie e dei nostri servizi: innovazione applicata non solo alla sanità del futuro ma anche e soprattutto a quella del presente».

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