Il Solaria di Senigallia
è un ‘Bagno Sociale’ e inclusivo

(foto d’archivio)

Il centro elioterapico Bagno Sociale n.102 Solaria a Senigallia, storicamente gestito dalla Uisp Jesi – interamente dedicato a iniziative di inclusione, solidarietà, sostegno ai più fragilie e socialità – rinnova la collaborazione con l’Asp Ambito 9 e dà il via alla seconda edizione di “T’ASPpetto al Mare”: una partnership che consentirà a famiglie con Isee pari o inferiore a 15 mila euro di accedere ad uno stabilimento balneare a costi contenuti. «Un progetto che parla di inclusione vera nel suo senso più ampio – spiega in una nota la presidente dell’Asp, Gianfranca Schiavoni – per pari opportunità che riguardano tutti. Verrà diramato un avviso aperto attraverso cui chi ha un Isee pari o inferiore a 15 mila euro potrà presentare richiesta per accedere allo stabilimento nel corso della stagione estiva». Le iniziative sono aperte a tutti i cittadini dei 21 Comuni dell’Ambito.

Gli accessi per le famiglie potranno essere da un minimo di cinque (ad 30 euro complessive) a un massimo di dieci (a 60 euro complessive più uno omaggio) per un ombrellone e due lettini fino a 4 persone. Il servizio è attivo tutta la settimana dal lunedì alla domenica. Saranno i Comuni che compongono l’Asp 9 a far conoscere ai nuclei familiari a basso reddito tali opportunità territoriali attraverso materiale informativo fornito dalla Uisp. Vi è anche una seconda opzione – un servizio di colonia marina per persone adulte – che prevede il trasporto in pullman per almeno due settimane consecutive (escluso però i sabati e le domeniche) al costo di 100 euro complessive (con la tessera annuale di iscrizione alla Uisp, anche a fini assicurativi, a 5 euro).

«Un bagno sociale non è un circolo di quartiere dove ci si ritrova la sera per una partita a carte o per guardarsi una partita di Champions – aggiunge il presidente Uisp di Jesi, Stefano Squadroni – Un bagno sociale è un impegno politico perché detta delle linee guida importanti su come contrastare le nuove disuguaglianze che la pandemia prima e la guerra poi stanno tremendamente accelerando. È un presidio di inclusione e accoglienza e siamo grati all’Asp 9 che ci ridà fiducia per preservare questo presidio sociale e ricreativo».