Ferragosto musicale a Jesi con un concerto, alle ore 9.30, alla chiesa di San Giovanni Battista dove l’arte musicale e poetica sacra si prende i suoi spazi e i suoi tempi per rappresentare una nuova idea di esperienza. La bella chiesa jesina accoglie nella sua veste più fresca e gioiosa con il giusto equilibrio tra il rigore e la leggerezza di un palinsesto che è un omaggio dedicato alla produzione sacra di J.L. Battmann (1818-1886), incastonato ancora una volta tra le splendide liriche sacre del Card. P.M. Petrucci e dell’Abate S.J. Pellegrin.
«Poiché Musica e Poesia hanno molto in comune e sono veicoli di mille emozioni: è questo lo spirito che anima la XXXI Eedizione della rassegna “Musica Praecentio”, lungo un cammino costellato di belle melodie, attraverso accordi ricchi e vibranti, vere infiorescenze preziose ed eleganti, opere che restituiscono, all’ascolto di tutti, i tesori musicali italiani e francesi. – fanno sapere gli organizzatori del concerto, l’associazione “Rosasolis” di Jesi – La XXXI edizione si proietta verso il futuro con un brano dedicato all’innovazione in cui viene proposto il legame tra nuove tecnologie ed arte: oltre ai brani di Battmann, quello titolato “Unam petii a Domino…” (testo che è scolpito sull’architrave di una finestra in corso Matteotti in Jesi) si presenta come unicum estetico intriso di eleganza, contemporaneità e inaspettata bellezza, impreziosito da alcuni particolari iconici e incentrato sulla massima qualità che lo strumento storico riesce a garantire. L’incontro tra l’antico e il contemporaneo è mediato dalla tecnologia che permette di abbinare laptop music alle preziose sonorità dell’organo di Carlo Vegezzi-Bossi (Torino, 1887) posto in controfacciata».
L’associazione “Rosasolis” offre ascolto musica sacra di qualità grazie anche al patrocinio dei Comuni di Jesi, dell’Institut français – Italia, del Museo Omero di Ancona, del sostegno del Consiglio regionale-Assemblea legislativa delle Marche, di sponsor privati e di mons. Attilio Pastori, di don Claudio Procicchiani e al consenso del cardinale Gianfranco Ravasi.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati