Il duo Savoretti – Mina
all’‘Emilia Concerti Sul Prato’

ANCONA - Martedì prossimo a Portonovo il flautista e il percussionista presenteranno il nuovo disco "Branchout" e avranno come ospite Markus Stockhausen, uno dei più importanti musicisti europei del jazz contemporaneo

Il duo Savoretti/Mina

 

Nuovo appuntamento per ‘Emilia Concerti Sul Prato’. Martedi prossimo 29 agosto all’hotel Emilia di Portonovo sarà protagonista il Savoretti/Mina duo. Dopo i 2 concerti in Puglia, il flautista Fabio Mina e il percussionista Francesco Savoretti , presenteranno il nuovo disco del progetto Threschold, “Branchout”, prodotto dall’etichetta italo/giapponese Da Vinci Records. Direttamente da Berlino, avrenno con loro come ospite Markus Stockhausen, uno dei più importanti musicisti europei del jazz contemporaneo.

Threschold, soglia in italiano, nasce dai due opposti significati etimologici presenti nella parola tradizione, da una parte intesa come tra-dare cioè consegnare oltre, e dall’altra tradere inteso come tradimento che verrebbe posto in essere nel momento in cui avviene lo stesso atto di passare di mano in mano, di sapere in sapere, di generazione in generazione, spiegano in una nota i due musicisti. In questo cortocircuito tra l’esigenza di indagare e salvaguardare le emergenze culturali dei linguaggi tradizionali in via di estinzione, e capire i nuovi meccanismi di quel tradire atavico, tipico di un sapere che viene trasmesso, che sta il concetto e il nucleo semantico del nuovo lavoro del duo

Markus Stockhausen

Mina (flauto, elettronica synth) e Savoretti (tapan preparato, elettronica, drum machine) utilizzano i loro strumenti cercandone le caratteristiche più nascoste ed estendono le possibilità con elettronica dal vivo, effetti, sintetizzatori, spingendosi oltre i generi, tra improvvisazione e composizione, creando una musica avvolgente, imprevedibile, in cui gli elementi contrastanti dialogano tra loro. In questa loro ricerca ritroviamo sedimentato il concetto di Threschold, inteso come confine/soglia di un nuovo linguaggio artistico che guarda alla tradizione ma si spinge oltre, avvicinandola ad altri linguaggi e varcando il confine di stilèmi precostituiti.

I samples presenti nelle tracce del disco sono il frutto di uno studio per paesaggio sonoro che ha coinvolto alcune comunità dell’appennino e che ha influenzato parte delle composizioni presenti in branch out. l’attenzione verso tale paesaggio rappresenta la volontà di innescare un percorso di ricerca volto ad arricchire un personale linguaggio artistico, basato su specifici registri legati alla contaminazione tra suoni tradizionali ed elettronica.

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