
Il carcere di Montacuto (Archivio)
Stava scontando una pena di 9 anni e 1 mese di reclusione per ricettazione, due furti in abitazione e una rapina in villa, messi a segno tra il 2010 e il 2017 nelle province di Macerata e di Ascoli Piceno.
L’uomo un 47enne italiano stava scontando il provvedimento di cumulo delle 4 condanne quando, a seguito di due evasioni dai domiciliari, per lui si sono aperte le porte del carcere di Montacuto.
Condannato infatti a 2 anni di reclusione per ricettazione, ad 1 anno e 6 mesi per furto in abitazione, ad 1 anno e 3 mesi per un altro furto in appartamento e a 4 anni e 4 mesi per la rapina ad Ascoli; lo scorso 22 maggio, a seguito di un provvedimento del magistrato di Sorveglianza di Ancona, l’uomo era stato ammesso alla detenzione domiciliare mentre, con analogo provvedimento del magistrato di Sorveglianza di Macerata, il 29 febbraio scorso venne trasferito ad Ancona in una casa di accoglienza, per proseguire la detenzione.
Il 19 marzo scorso però, gli agenti delle Volanti di Ancona, nel corso di un intervento dovuto ad una lite nella quale era coinvolto anche il 47enne, lo arrestarono per evasione. Trascorsi due giorni, ecco un secondo intervento sempre della polizia, per un’ulteriore lite scoppiata all’interno della casa di accoglienza.
A seguito della segnalazione fatta dalla questura di Ancona, l’Ufficio di Sorveglianza di Macerata ha sospeso il beneficio della misura alternativa della detenzione domiciliare ripristinando l’esecuzione della pena in carcere.
Nel pomeriggio di ieri, gli agenti della Squadra Mobile dorica, dopo le formalità di rito, hanno accompagnato il 47enne nel carcere di Montacuto dove finirà di espiare la pena.
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