La Sala Prove di via Flavia ha chiuso dopo 25 anni di attività e l’associaione che la gestiva ha dovuto, dietro esplicita richiesta, restituire nei giorni scorsi le chiavi al Comune. La questione è rimbalzata ieri nell’aula consiliare di Ancona grazie a due interrogazioni con lo stesso tema protocollate dai consiglieri d’opposizione Susanna Dini (Pd), Carlo Pesaresi (Ancona Diamoci del Noi) alle quali ha risposto l’assessore Marco Battino. E non sono mancate le scintille tra i tre. Pesaresi ha esordito, ricapitolando i fatti.
«Nel luglio del 2023 l’associazione è che gestisce la sala prove di via Flavia evidenzia che l’affidamento sta per scadere e sollecita un sopralluogo al anche per far vedere alla nuova amministrazione la cura con cui si sono occupati di questo spazio. – ha ricordato Carlo Pesaresi – Il sopralluogo avviene e viene sollecitata una soluzione. La dirigente del servizio garantisce che si sarebbe trovata una soluzione provvisoria in attesa pubblicazione del bando. Non accade nulla in 2 anni nonostante le numerose sollecitazioni telefoniche, richieste di incontro, pec che l’associazione invia a lei, assessore Battino, al Comune e a tutta l’amministrazione evidenziando una situazione che non poteva continuare. Nonostante che la Sala Prove abbia interessato nell’ultimo anno 205 utenti in oltre 250 ore di attività, non accade nulla. Poche settimane fa arriva la lettera di sgombero che proviene dall’amministrazione ai ragazzi dell’associazione, motivata dall’occupazione sine titulo tdei locali e con la quale si intima entro 10 giorni all’associazione di andarsene. Cosa che l’associazione fa con il risultato che la Sala Prove è chiusa. Qual è la ragione di questo comportamento di questo assoluto disinteresse da parte sua nei confronti dell’attività di questi ragazzi? Che cosa intende fare» ha domandato il consigliere di ‘Ancona Diamoci del Noi’.
La consigliera dem Susanna Dini ha rilevato che la Sala Prove è stata chiusa dal Comune «con pochissimo preavviso, dove dopo averla oltretutto lasciata 2 anni senza un contratto. Una sala che era aperta da 25 anni. Perchè nel 2023 non si è programmata per tempo la riassegnazione con un nuovo bando e si sono aspettati 2 anni, perché dopo 2 anni invece è stato chiesto di smontare tutta l’attrezzatura che essendo una sala prove ovviamente era tanta, in 10 giorni e qual è stato l’iter amministrativo che ha portato a questa chiusura e se è vero che il Comune ha partecipato a un bando europeo che riguarda quella sala».
L’assessore Marco Battino ha ringraziato per l’interrogazione «perché almeno riusciamo a fare un po’ di chiarezza fare chiarezza. Anch’io mi chiedo come mai non ci sia stata la programmazione. A partire dal fatto che purtroppo l’immobile in cui era presente quel servizio non è di proprietà comunale ma di Erap e già solo questa è una scelta che, secondo me, fa alquanto discutere visto che gli immobili comunali in zona ce sono. Da 25 anni non è mai stato deciso di utilizzare un immobile comunale dove investimenti sarebbero rimasti di proprietà comunale. – ha rimarcato- Poi L’affidamento era diretto, non era una concessione dello spazio questo perché nel documento istruttorio del 2019 si evidenziava come l’attività fosse anti-economica pertanto non fosse possibile l’affidamento in concessione, che venne già per 2 volte alla stessa associazione, per legge non è possibile prolungarlo per una terza volta, in base alle procedure d’affidamento previste dopo l’entrata in vigore dal primo aprile il 2023 del codice di appalti pubblici. Non era possibile pertanto dare un’ulteriore proroga del servizio dell’affidamento del valore di 9.000 euro. Insomma per legge non potevamo procedere a un’altra proroga».
L’assessore alle politiche giovanili ha anche puntualizzato che l’amministrazione del sindaco Silvetti è in carica da fine giugno 2023«e quell’affidamento scadeva il 31 luglio 2023 pertanto come mai non era partita già una gara per quello spazio se sapevate benissimo che la programmazione era fondamentale? – ha chiesto a sua volta – Non c’è nessuna garanzia al 31 luglio 2023 dentro questo Comune, a bilancio erano stanziati zero euro per quest’attività. Abbiamo anche dovuto rimettere insieme i cocci visto che nel cambio di amministrazione e chi mi ha proceduto, non mi ha raccontato nulla di tutta questa situazione. Non è vero che era stato fatto nulla, perché ho qui una sfilza di determine, atti e delibere, l’ultima delle quali è la delibera del 21 gennaio 2025 relativa alla partecipazione del nostro Comune al bando di Anci parlando anche di quello spazio dell’ex Ufficio della Musica. Nel frattempo – ha proseguito Battino – l’immobile di proprietà Erap era in una situazione ambigua: noi abbiamo avviato mesi fa finalmente la stipula di un contratto a lungo termine col Erap visto che c’era probabilmente un accordo tra gli enti ma non l’abbiamo mai trovato un qualcosa di scritto tra i 2 enti. In 25 anni io non c’ero e non so che cosa è successo. Ci è stato comunicato sabato in un incontro pubblico all’interno al Teatro delle Muse che saremo assegnatari di risorse per 300.000 euro per il bando Anci. Queste risorse ci serviranno per andare finalmente a dare una mano anche a chi è stato lì dentro fino ad adesso e che ha dovuto mettere di sua tasca oltre a quello che era stato affiatato dal Comune ancora che adesso è stato reinventariato che dovremmo chiaramente recuperare, strumentazioni attività svolte quotidianamente. Noi con qui 300.000 euro andremo ad allestire nuovamente quegli spazi rendendoli più efficienti».
Contestualmente è stata pubblicata anche la gara dei Cag «e abbiamo volute mettere a sistema Informagiovani, Cag e Sala della Musica perché i tre servizi non si parlavano ora è obbligatorio collaborare. – ha piegato Marco Battino – Un bando aperto anche alle associazioni del Terzo Settore. Insomma c’è la volontà che questo servizio continui. Non mi risulta oltretutto che l’associazione abbia fatto al momento domanda né di partecipazione al tavoli di co-programmazione delle politiche giovanili da cui è nato il progetto Anci, né ha partecipato al momento ad altre iniziative aperte al terzo settore proprio su queste situazioni. Mi sembra singolare che dopo questo anno e mezzo si dica che non è stato fatto nulla. In vent’anni come vi ho dimostrato purtroppo tante cose non sono state fatte, e forse la programmazione è mancata tanto. E’ curioso che le critiche arrivino da chi non ha provveduto a una programmazione a lungo termine, a chi negli anni ha visto la chiusura di conservatorio ed ancora cosa che noi vorremmo riaprire parlando di musica, a chi non ha mai calcolato le band anconetane che noi tramite la consigliera Fava vogliamo valorizzare l’interno del nostro panorama cittadino» ha concluso.
La replica del consigliere Pesaresi è stata diretta: «La sua risposta lascia senza parole, a lei piace molto farsi fotografare e comparire ma è ora che inizi anche un po’ a lavorare. Non ha risposto alla domanda buttando la palla in tribuna di quello fatto dalla precedente amministrazione. – ha attaccato Pesaresi – Come mai in 2 anni di numerose richieste intervento ai ragazzi non è stata data nessuna risposta? Né a loro ma più che altro a coloro che usufruiscono di quello spazio? La stucchevole polemica sul passato a me non interessa ma capire come mai lei non ha mai risposto a questi ragazzi che chiedevano quello che sarebbe successo, che non sapevano quello che sarebbe successo, e che volevano semplicemente esercitare la loro attività che gli era stata affidata per fare del bene al quartiere e alla città. Un atteggiamento prima arrogante poi disinteressato: le politiche giovanili non si fanno con la passerelle ed è inutile che lei adesso mi parla di bandi Anci e di assegnazioni ai Cag che non hanno a che fare con la situazione di cui stiamo parlando e che ad arte vengano reindirizzate. Le auguro di fare meglio».
La consigliera Dini ha continuato. «Assessore si prenda le sue responsabilità. Lo dico perché sarà che io negli anni, avendo amministrato, ho sempre promosso la musica e la aggregazione della musica. Da lei abbiamo ascoltato solo giustificazioni e anche non vere perché quella associazione la prima volta aveva vinto un bando. – ha rammentato Dini – La vostra amministrazione naviga a vista e non ha una programmazione e pensa di gestire il Comune così come ci si sveglia la mattina e dopo 2 anni continua anche in aula a dare la colpa a chi c’era prima. Da lei è stata chiusa l’unica Sala Prove comunale gestito da 13 anni da un’associazione che non solo l’aveva gestita bene m’aveva anche fatto molte migliorie per permetterla alle band che volevano andare a provare lì. Ha ragione il mio collega: lavori per favore»
(Redazione CA)
«L’Assessorato alle Politiche giovanili chiude l’unica sala musicale comunale»
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati