Non ci sono ancora rilievi tecnici che possano motivare la caduta del pino di 20 metri crollato ieri sulla stradello di Mezzavalle ad Ancona. Piombando a terra, la pianta ha colpito tre persone. Gli alberi, si sa, svolgono un ruolo vitale nell’agenda ambientale e risentono dei cambiamenti climatici. Se n’è parlato questa mattina durante i lavori della VII e II Commissione consiliare, presiedute da Vincenzo Rossi e convocate per approvare in via preliminare la spesa dell’intervento in somma urgenza attuato lo scorso 1 giugno dopo la caduta improvvisa di un pino di Aleppo (Pinus Halepensis) sui cavi elettrici del filobus in piazza Cavour, all’incrocio tra via Vecchini e via Frediani. Ammontano a circa 4.640 euro i costi approntati senza esborsi diretti dal Comune grazie alla copertura della polizza assicurativa generale, per far fronte quella domenica mattina alle operazioni di rimozione del tronco. I danni e le manutenzioni straodinaria alla linea filoviaria di Conerobus non rientrano nella cifra, è stato chiarito. La proposta di delibera andrà all’approvazione dell’aula nella prossima seduta consiliare.
Stamattina nel dibattito è emerso che «grazie ai filmati registrati dalle spycam di sorveglianza della Polizia locale che hanno registrati in tempo reale, alle 3 di mattina l’inizio del movimento e il cedimento dell’albero dopo 30 minuti sulla linea filoviaria, abbiamo capito le motivazioni» ha esordito l’assessore Daniele Berardinelli. Il dirigente di settore, l’architetto Panariello, ha spiegato che il pino d’Aleppo di oltre 20 metri aveva un diametro di 86 centimetri e l’apparato radicale non risultava alterato.«Dalla valutazione del fusto eseguita quello meglio la mattina durante le operazioni di rimozione, non si sono avute evidenze di carie o altre delle patologie del fusto degli alberi che potessero far consentire la previsione del crollo» ha detto.
Dall’approfondimento, la parte ribaltata ha confermato l’assenza di marciumi ma ha evidenziato danni da strappo, da trazione meccanica. «Secondo le competenze disciplinari dei colleghi agronomi – ha proseguito il tecnico – in conclusione il cedimento dell’albero è da collegare a una serie di fatturi concomitanti: la presenza di una lesione che ha compromesso all’interno dell’apparato radicale la struttura del legno della sua parte di trazione. Parliamo di un albero vetusto e molto alto. A questo quadro si sono aggiunti eventi traumatici pregressi come il carico dinamico esercitato a Natale del 2024, il maltempo del 23 e 24 dicembre corso che ha abbattuto diverse piante in città. Queto albero ha subito gli stessi stress senza darne però segnali. Non ultimo, le ultime stagioni vegetative sono sempre più siccitose: all’inverno piovoso si susseguono situazioni di siccita con repentini cambi di temperatura. Anche gli alberi ne risentono. Quello di Piazza Cavour inoltre era un albero cresciuto in ambiente antropico con tutte le pressioni e le sollecitazione che ne conseguono».
Il pino di Piazza Cavour era uno dei più alberi attenzionati da un tecnico a cui era stato affidato l’incarico prima del crollo, il 27 maggio scorso. La pianta era stata sottoposta ad indagini strumentali di stabilità pulito insieme ad altre 2 alberi in piazza Stamira e in piazza del Crocefisso. Ma il test aveva dato esiti negativi. «Non c’era stato il tempo di eseguire la prova di trazione vera e propria, mentre all’esito della perizia svolta con questa tecnica per il pino di 23 metri e diametro di 70 centimetri di piazza Stamira, dovrà essere abbattuto a breve»
Prima di mettere ai voti la proposta di delibera si è anche parlato dell’indagine commissionata con i fondi Pnrr dalla Regione Marche per individuare alberi secolari sotto il profilo paesistico che meritano di essere salvaguardati. Nello studio è stato coinvolto anche il territorio di Ancona dove ci sono 6 piante monumentali che insistono tutte su proprietà private.
(Redazione CA)
Cambiamenti climatici e alberi, piazza Boccolino gremita di pubblico per ascoltare Stefano Mancuso
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati