
di Nicoletta Paciarotti
Le fotografie parlano da sole. Muri corrosi dall’umidità, finestre che non si chiudono, secchi per raccogliere l’acqua piovana, dispositivi di sicurezza fuori uso: si presenta così, allo stato attuale, dell’Istituto comprensivo G. Rossini di San Marcello.
«Ora che l’Unione dei Comuni di Morro d’Alba, San Marcello e Belvedere Ostrense si avvia allo scioglimento definitivo, chi si prenderà carico della manutenzione?». A chiedere chiarezza sono i consiglieri di minoranza Gaspare D’amico, Fabio Federici e Saverio Segnan.
Al momento dell’ufficialità, l’ex presidente Enrico Ciarimboli aveva garantito che «per i cittadini non cambierà nulla», né nelle tasche né nei servizi. Lo scioglimento, di comune accordo tra le amministrazioni, era stato presentato come atto meramente burocratico. Dal primo luglio, alla guida dell’Unione è subentrato il sindaco di San Marcello Joseph Borgiani, chiamato a gestire la lunga coda di adempimenti che porteranno alla liquidazione dell’Ente. E mentre si sta procedendo al rientro della seconda tranche dei servizi, i Comuni studiano nuove forme associate: San Marcello, ad esempio, ha già stretto una convenzione con Monsano e Belvedere Ostrense per la Polizia Municipale.
«Sono mesi e anni che non vengono eseguite manutenzioni straordinarie, verifiche di stabilità sismica, investimenti di efficientemento energetico, sistemazione della palestra, manutenzioni ordinarie che hanno portato a una situazione di assoluto degrado dell’area», incalzano i consiglieri. «Chiediamo di sapere chi avrà la responsabilità, da data saranno operativi e con quale autorità». Il punto è anche un altro. «Chi garantirà quelli ausiliari, come mensa e trasporto, durante la fase di transizione?». E se domandare è lecito, rispondere in questi casi non è soltanto cortesia.
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