Presentato l’accordo tra Cariverona e Carifac:
35 milioni per il territorio

ANCONA - Dopo le polemiche, l'incontro oggi in comune che sancisce il trasferimento della competenza sulla provincia dorica a fondazione Carifac. Nuovo ruolo anche per Comune e Univpm: ecco cosa prevede l'intesa

La stretta di mano tra i rappresentanti di Cariverona, Carifac, Comune e Univpm

Dopo le polemiche, si è svolto oggi nella sala giunta del comune di Ancona l’incontro istituzionale presentare l’accordo condiviso al trasferimento della competenza territoriale sulla provincia dalla fondazione Cariverona a fondazione Carifac.

L’intesa – di natura volontaria e paritaria – prevede un contributo straordinario una tantum di 35 milioni di euro a favore della Fondazione Carifac per sostenere iniziative filantropiche e culturali, oltre alla conferma di circa 10 milioni di impegni erogativi già assunti da Cariverona. Tra i punti principali, anche il trasferimento del suolo di palazzo Camerata, già concesso in proprietà superficiaria al comune di Ancona, e l’ingresso del Comune e dell’Università Politecnica delle Marche nell’organo di indirizzo della Fondazione Carifac.

Per l’eurodeputato Carlo Ciccioli (Fratelli d’Italia) una «svendita» del patrimonio e di risorse liquidate a valori inferiori rispetto al reale. Tesi, che aveva dato origine a un ampio dibattito, respinte poi dalla sindaca di Fabriano, Daniela Ghergo, e dal sindaco di Cupramontana, Enrico Giampieri, che avevano difeso la piena legittimità e l’opportunità strategica dell’intesa.

Questa mattina il presidente di Cariverona, Bruno Giordano, e il presidente di Carifac, Dennis Luigi Censi, hanno illustrato i dettagli di un’operazione definita «un esempio concreto di responsabilità istituzionale e visione strategica» in linea con il percorso di razionalizzazione avviato a livello nazionale dal protocollo Acri-Mef del 2015.

L’incontro in Comune

Un ruolo di primo piano è stato assunto dal Sindaco del Comune di Ancona, Daniele Silvetti, che ha accompagnato il percorso sin dalle sue fasi iniziali. Il Sindaco ha preso parte a momenti di confronto, approfondimento e aggiornamento con entrambe le Fondazioni, garantendo un raccordo istituzionale costante e contribuendo a valorizzare le esigenze e le aspettative della comunità locale, con particolare riferimento ai Comuni della Provincia di Ancona non rientranti nel territorio di Fondazione Carifac.

Durante l’incontro sono intervenuti anche rappresentanti del mondo accademico, ecclesiastico e del volontariato, sottolineando l’importanza del dialogo tra istituzioni per il futuro del territorio.

Il Presidente di ACRI, Giovanni Azzone, ha sottolineato come questa operazione, frutto di un virtuoso processo partecipato che ha coinvolto Fondazioni, Istituzioni e comunità, si inserisca all’interno di un più ampio percorso di razionalizzazione del sistema delle Fondazioni, avviato da tempo e delineato dal Protocollo Acri-Mef del 2015, con l’obiettivo di accrescerne efficacia ed efficienza. Come già avvenuto in altri recenti casi di fusione per incorporazione, anche questa operazione – unica nel suo genere – permetterà di rafforzare l’impatto sul territorio anconetano, grazie a una maggiore prossimità alle sue esigenze e potenzialità.

Le due Fondazioni hanno infine comunicato che l’iter dell’accordo è stato completato da parte degli organi di indirizzo e amministrazione ed è ora in fase di trasmissione al Ministero dell’Economia e delle Finanze per il processo di autorizzazione delle modifiche statutarie, ai sensi della normativa di settore. L’operazione, una volta perfezionata, consentirà di rafforzare ulteriormente la capacità delle fondazioni di operare in ascolto dei territori, in coerenza con la propria missione istituzionale e con spirito di sussidiarietà.

 

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