La consigliera comunale di Jesi, Agnese Santarelli, è candidata alle prossime elezioni regionali «a sostegno dell’Alleanza del cambiamento e di Matteo Ricci presidente» nella lista di Alleanza Verdi Sinistra. E’ stata lei stessa a comunicarlo attraverso un post sui social, attraverso il quale ha spiegato i motivi di questa scelta. Intanto pensa alle Marche come «femminile, plurale. È così che le immaginiamo ed è così che le vogliamo costruire, insieme. Una Regione che sappia affrontare le sfide che questo nostro tempo ci mette di fronte, dalla necessità di fare uscire dalla povertà e dalla precarietà anche le persone che lavorano, all’emergenza del cambiamento climatico che non colpisce mai tuttə allo stesso modo – scrive Santarelli – Una Regione che sappia garantire alle persone il diritto di scegliere sul proprio corpo, dall’accesso ad un aborto libero e sicuro, alla libertà di decidere come morire. Una Regione che diventi un luogo vivibile, accessibile, sicuro e dinamico, con la capacità di accogliere e sostenere la diversità di esperienze e voci. Abbiamo un grande lavoro collettivo da fare, a partire da questo breve tempo estivo che chiamano “campagna elettorale” Un tempo che mi piacerebbe non si riducesse a propaganda, ma che fosse soprattutto il tempo dell’incontro e del pensiero Perché è di questo che abbiamo bisogno: di parlarci, di guardarci negli occhi, di vederci gesticolare mentre mettiamo a confronto punti di vista diversi Io “comunque la mia parte ve la posso garantire”
Agnese Santarelli, capogruppo di maggioranza di ‘Jesi in Comune’, spiega di aver scelto «di mettermi a disposizione del mio partito Sinistra Italiana come candidata nella lista di Alleanza Verdi Sinistra alle prossime Regionali delle Marche. Con la militanza politica di chi non si è mai tirata indietro, Con l’esperienza che ho avuto l’opportunità di fare in questi anni, dentro e fuori il consiglio comunale, soprattutto grazie alle mie preziose e multiformi comunità politiche. Con la passione e l’energia di cui sono capace Ed anche con i miei spigoli tondi. E con la necessità e la voglia di imparare ancora… Ma abbiamo bisogno del contributo di ognunə perché non possiamo correre “il rischio di sentirci comodamente dalla parte giusta. Perché la parte giusta non è un luogo dove stare, ma un orizzonte da raggiungere, tutti insieme”» conclude.
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