Abbandono di rifiuti, Legambiente:
«Serve approccio multidisciplinare»

OSIMO – Dopo lo sfogo della sindaca Michela Glorio sulle condizioni di degrado al parco Verdenergia, Leonardo Puliti, presidente del circolo ambientalista della città ricorda come per combattere il ‘littering’ sia fondamentale promuovere la cultura del rispetto ambientale e della responsabilità individuale attraverso una serie di azioni

Il presidente Leonardo Puliti

 

 

Continua l’ abbandono di rifiuti ad Osimo. Questa volta è toccato al Parco Verde Energia Astea di Campocavallo. «Il problema dell’ abbandono dei rifiuti, denominato “littering”, non riguarda chiaramente solo la città di Osimo ma riguarda ormai tante città italiane ed è diventata una vera piaga sociale. Queste immagini che continuano ad arrivarci dai nostri parchi e dalle nostre strade, devono farci riflettere – fa osservare Leonardo Puliti, presidente del Circolo Legambiente Osimo – l’abbandono di rifiuti nell’ambiente, noto anche come “littering”, spesso legato ad un’ inadeguata educazione civica ed ambientale, ha gravi conseguenze ambientali, come l’inquinamento del suolo e delle acque, il degrado del paesaggio e la compromissione della salute umana e della fauna selvatica. I rifiuti abbandonati possono rilasciare sostanze tossiche nel terreno e nell’acqua, contaminando le falde acquifere e rendendo l’acqua potabile insicura. Inoltre, i rifiuti non biodegradabili possono persistere nell’ambiente per decenni, causando danni irreparabili agli ecosistemi».

Il Circolo Legambiente Osimo ricorda che per combattere il littering, ossia l’abbandono di rifiuti, è fondamentale promuovere la cultura del rispetto ambientale e della responsabilità individuale, attraverso una serie di azioni. Servono intanto opere di sensibilizzazione: è importante educare la popolazione sul danno che il littering provoca all’ambiente e sulla necessità di adottare comportamenti responsabili. Sfruttare anche le scuole e le parrocchie coinvolgendo ragazzi e genitori.

Sono determinanti anche le iniziative di pulizia: organizzare eventi di pulizia ambientale, come i Clean Up o il plogging (correndo e raccogliendo rifiuti), può contribuire a sensibilizzare le persone e a rimuovere i rifiuti dai luoghi pubblici. Diverse associazioni,.oltre a Legambiente, sono attive da anni con queste tipologie di iniziative. Un ruolo importaante è poi svolto dalla raccolta differenziata: promuovere e facilitare la raccolta differenziata è essenziale per ridurre la quantità di rifiuti che finiscono nell’ambiente. E anche dalla gestione efficiente dei rifiuti: un’efficiente gestione dei rifiuti, che includa la raccolta differenziata, il riciclo e il compostaggio, può ridurre l’impatto ambientale del littering.

Non da meno sono utili le misure di prevenzione: evitare prodotti usa e getta, utilizzare shopper riutilizzabili e borracce, e non sprecare cibo possono contribuire a ridurre la produzione di rifiuti. la legge e i regolamenti, le normative nazionali e locali che vietano il littering e prevedono sanzioni per chi non le rispetta possono essere utili strumenti per contrastare il fenomeno. Fondamentale secondo Legambiente, però, resta la collaborazione tra istituzioni nazionali e locali, scuole, parrocchie, enti pubblici e privati, associazioni di categorie ed i cittadini è fondamentale per combattere il littering in modo efficace. E per raggiungere apporta contriobuti l’uso di manifesti e campagne pubblicitarie che promuovono comportamenti responsabili può essere un efficace strumento di sensibilizzazione. Anche l’uso di sensori e telecamere per monitorare il littering e individuare i trasgressori può essere un’ulteriore misura di prevenzione, può essere determinante.

«Siamo molto dispiaciuti per questo continuo abbandono di rifuti – conclude Francesca Tarabelloni, vice presidente Circolo Legambiente Osimo – la lotta al littering richiede un approccio multidisciplinare che coinvolga tutti i soggetti interessati, cittadini, amministrazioni locali, scuole, parrocchie ed associazioni come la nostra e che si basi sulla sensibilizzazione, la prevenzione e la repressione. Il Circolo Legambiente di Osimo e Legambiente Marche sono pronti a collaborare con le istituzioni locali e regionali per cercare di contenere il più possibile il grave problema e regalare un pianeta migliore alle nostre prossime generazioni».

 

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