«Cicloturismo e turismo,
tante promesse e nessun risultato»

JESI - La critica del gruppo consiliare Per Jesi. «Serve attirare presenza in città»

«Da quando è stata fatta la convenzione, non si è visto assolutamente nulla». Il gruppo consiliare Per Jesi critica la mancanza di risultati a un anno dalla firma del protocollo d’intesa tra il Comune di Jesi e la società Bike Hospitality, presentato come un progetto per promuovere il cicloturismo sul territorio.

Il documento, sottoscritto nell’estate 2024 alla presenza del presidente della Federazione Ciclistica Italiana Cordiano Dagnoni, prevedeva la creazione di Bike Hotel, la formazione di guide cicloturistiche, la realizzazione di mappe e percorsi, officine per le riparazioni e l’organizzazione di eventi agonistici.

«Il Comune di Jesi aveva già una convenzione ereditata dalla precedente amministrazione Bacci: Noi Marche Bike Life – ricordano i consiglieri di Per Jesi – poco dopo l’insediamento l’assessore ruppe questa convenzione, perché secondo lui troppo esosa: parliamo all’incirca di 3000 euro. Una cifra che non abbiamo visto risparmiare per molte altre cose di dubbia utilità».

Il gruppo contesta non solo l’assenza di iniziative per il cicloturismo, ma anche la gestione complessiva delle deleghe affidate all’assessore. «Sono diverse le deleghe dell’assessore, tra cui quella al turismo, ma in questi tre anni la città l’ha visto impegnato solo ed esclusivamente a salvare pesciolini, viaggiare in cerca di soluzioni per i piccioni e darsi da fare nel cinema che, attenzione, è la sua specialità, ma non una delega assegnata».

Particolare rilievo viene dato anche alla questione ambientale: «Per quanto riguarda invece una delle deleghe più importanti, quella all’ambiente, con la questione Edison in prima fila, non ha mai toccato palla, astenendosi da qualsiasi iniziativa che potesse consegnare ai cittadini una maggiore informazione ed una posizione ufficiale di dovuta competenza.»

Con ironia, il gruppo aggiunge: «Se non altro con la sua delega al turismo l’assessore ha risolto bene il problema diffuso in Italia dell’overtourism». Poi la critica: «A questo punto sorge spontanea una domanda: per caso è stata istituita la delega a farsi i fatti propri?»

Secondo Per Jesi, la città avrebbe bisogno di «grandi eventi di interesse non solo per i turisti fuori regione, ma anche e soprattutto per attirare costantemente presenze in città da tutto il territorio circostante», in un’ottica di rilancio economico e culturale.

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