
A destra il tutor Lorenzo Luzi
di Nicoletta Paciarotti
Un nuovo locale comunale, una nuova biblioteca, spazi per giovani e per la cultura. Il successo di Ci sto? Affare fatica! è l’occasione per il Comune di lanciare grandi novità (ma senza svelare troppo, le nuove realtà saranno presentate alla cittadinanza a fine estate).
«Quest’anno i giovani partecipanti non si sono limitati ad aiutare: si sono messi in gioco, contribuendo a trasformare spazi del paese con creatività, senso civico e spirito di squadra», ha raccontato l’assessore alle politiche sociali Chiara Bellino.

L’assessore Chiara Bellino
Durante la prima settimana, il gruppo ha lavorato in alcuni nuovi locali comunali, ancora in fase di allestimento. I ragazzi hanno ripulito gli ambienti, riordinato gli spazi e dato inizio alla creazione di una piccola biblioteca, curando con attenzione i dettagli e contribuendo con idee e soluzioni pratiche. «Questi locali, che nei prossimi mesi saranno presentati ufficialmente alla comunità, ospiteranno nuove attività aperte a tutti – continua Bellino – per ora possiamo solo anticipare che si tratta di un progetto in evoluzione, pensato per dare nuova vita a uno spazio comune e renderlo un luogo vivo, dinamico e condiviso».
Nella seconda settimana, le squadre si sono spostate alla scuola dell’infanzia, dove il lavoro si è concentrato sugli ambienti dedicati ai più piccoli. I ragazzi hanno dato una rinfrescata ai muri interni, ridipingendoli con cura e restituendo agli spazi un aspetto più luminoso, ordinato e accogliente. Nel giardino esterno, poi, hanno sistemato tutti i giochi: li hanno puliti, controllati, rimessi in sicurezza, contribuendo così al benessere quotidiano dei bambini. E per concludere in bellezza, quattro panchine sono state dipinte con i colori dell’arcobaleno: un gesto semplice, ma potente, che parla di allegria, inclusione e speranza.
«Sono state due settimane entusiasmanti, i ragazzi erano volentieri e responsabili. Sempre bello conoscere nuove persone – ha detto a Cronache Ancona il tutor Lorenzo Luzi, 21 anni – perchè ho scelto di aderire? Per il bene del paese».

Il tutor Luzi e i ragazzi
«Ci sto? Affare fatica! non è solo un progetto estivo, ma un’esperienza educativa che lascia il segno. Insegna il valore del lavoro di squadra, del rispetto per ciò che è pubblico, dell’impegno come forma concreta di partecipazione. I nostri ragazzi hanno lavorato con serietà e passione, e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Ma soprattutto, hanno dimostrato che prendersi cura del proprio paese è una forma di amore, di responsabilità e di costruzione del futuro. Un futuro che – grazie a loro – oggi è un po’ più colorato», ha chiuso Bellino.
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