
I Forestali impegnati nell’incendio di Corinaldo
Dall’inizio dell’anno, il territorio provinciale ha visto sette incendi boschivi, di cui ben sei sono di origine umana.
L’allarme è stato lanciato soprattutto tra metà giugno e metà luglio, quando il caldo e l’assenza di piogge hanno favorito la propagazione delle fiamme.
La maggior parte dei roghi è stata causata da imprudenze, come l’accensione di fuochi per bruciare residui vegetali o il surriscaldamento di mezzi agricoli.
I carabinieri Forestali, impegnati costantemente nelle indagini e nei controlli, hanno denunciato tre responsabili, rispettivamente nei comuni di: Corinaldo, Cupramontana e Arcevia.
Un solo incendio, a Genga, è stato di origine naturale, innescato da un fulmine.
La Regione Marche ricorda che fino al 15 settembre è in vigore il periodo di grave pericolosità per gli incendi: è vietato accendere qualsiasi tipo di fuoco a meno di 200 metri dal bosco, usare strumenti che producono scintille o gettare mozziconi accesi. Chi non rispetta le regole rischia pesanti sanzioni amministrative e penali.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati